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venerdì 30 gennaio 2015

Biscotti lingue di gatto cacao e arancia

Biscotti all'arancia

Altro fine settimana in arrivo ed io di nuovo con la febbre. Quando non si ha il tempo di pensare a se stessi i malanni sono dietro la porta. Io non mi ammalavo mai, ma da quando ho i bambini sono diventata uno straccio. Il fatto è che una mamma lavora a tempo pieno, il tempo per pensare a se non c'è mai ed anche se si sente un po' "acciaccatella" non può fare a meno di accudire la prole, lavare, stendere, stirare, pulire e cucinare.
 
Meglio parlare della ricetta, va!  Le lingue di gatto ve le ho già presentate e le trovate qui. Questa è una versione modificata al cacao e arancia, nata per creare un decoro alla torta pandoro e crema all'arancia che vi avevo presentato qualche post fa.
Oltre ad essere una ricetta ricicla albumi (e qui ce ne vogliono parecchi), questi biscotti sono di un buono incredibile. Al sapore ricordano molto quei biscottini al cacao e arancia che trovate nelle confezioni dei biscotti OreLiete, non so se li conoscete. Comunque provateli!!!!


Lingue di gatto cacao e arancia
(Fonte modificata: il libro d'oro dei dolci)
Dosi per circa 40 biscotti
- 180g di farina
- 40 g di caca amaro
- 120 g di zucchero semolato
- 180 g di burro
- 220 g di albumi
- Qualche goccia di essenza di vaniglia
- Buccia grattugiata di una grossa arancia (un cucchiaio da tè colmo)
 
- Lavorare il burro, la vaniglia e lo zucchero con le fruste elettriche fino ad ottenere una crema gonfia
- Sempre con le fruste, unire gli albumi e la scorza dell'arancia
- Con le fruste a bassa velocità unire gli ingredienti secchi e rendere il tutto omogeneo
- Trasferire il composto in una tasca da pasticciere con bocchetta liscia da 2,5 cm e formare dei biscotti, su teglie rivestite con cara forno, lunghi 2,5 cm e larghi 3-4cm (dipende dall'uso che ne volete fare).
- Infornare a 170°C per circa 7-10 minuti
- Sfornare e aspettare qualche minuti prima di toglierli dalla placca

giovedì 29 gennaio 2015

Involtini di verza con risotto di zucca in salsa di arancia e uvetta per Myricettarium

risotto con la zucca

Tra i blog che più adoro seguire, uno spunto continuo, con tante (ma tante) ricette, fattibili, facili, che invogliano subito a mettersi ai fornelli, il tutto accompagnato dalla sue calda e dolce accoglienza e dalle sue simpatiche previsioni meteo con un evviva al sole e un uffa alla pioggia. Parlo di myricettarium, blog che sicuramente in molti conoscerete, "condotto" da Claudia con la partecipazione di Ric, Rughetto e da poco anche Zoe (nell'ordine: fidanzato, tartaruga e gattino).
 
Ogni mese, Claudia ci propone una delle sue ricette e l'estratta di turno potrà cimentarsi nel rielaborala, rimanendo fedele agli ingredienti di base, o meglio quelli che caratterizzano la ricetta stessa. Un giochino simpatico, a cui partecipo praticamente dall'inizio!
Avrete capito che l'estratta di gennaio per la sua rubrica "tu come la cucineresti" sono io!
E questo mese mi è toccata una ricetta favolosa: due ortaggi che amo alla follia, zucca e verza (perché di sole verdure vivrei), con la sorpresa dell'uvetta tra gli ingredienti!
Una ricetta che non mi ha per niente spaventata: amo i sapori agrodolci e soprattutto provare nuovi abbinamenti.
Claudia ha messo l'uvetta negli involtini, io l'ho lasciata fuori. Ma ci voleva qualcosa che l'accompagnasse però e qui è venuto in aiuto mio marito suggerendomi una salsa all'arancia.
 
Un piatto dove il sapore agrodolce è bello forte ma non stucchevole. Ogni boccone si gusta con piacere, lasciando un bel sapore e la voglia di quello successivo. Mi sono pappata 3 bei involtini e vi assicuro che il giorno dopo avevo voglia di rifarmeli.
Cara Claudia ti ringrazio tanto!



Involtini di verza con risotto di zucca in salsa di arancia e uvetta
Fonte ricetta: myricettarium

Dosi per 7 involtini
- 7 foglie di verza
- gr. 230 di riso chicco lungo
- gr. 250 di zucca già pulita
- 1/2 cipolla
- olio extravergine di oliva
- brodo vegetale

- noce moscata
- pepe nero
- parmigiano grattugiato
- vino bianco secco
- pangrattato

E ancora
- 4 piccole arance
- 1 cucchiaio da tavola di zucchero
- una manciata di uvetta sultanina



- Mettete l'uvetta in ammollo in acqua tiepida.
- Togliete alla verza le prime foglie belle grandi, sciacquatele e sbollentatele per non più di 5/7 minuti in acqua bollente oppure passatele al microonde negli appositi contenitori alla funzione massima per non più di 5 minuti.
In una larga padella soffriggete nell'olio la cipolla tagliata a pezzetti, unite la zucca tagliata a cubetti e fate cuocere finché sarà morbida. Aggiungete il riso, fatelo tostare qualche istante dopodiché bagnate con il vino ed attendete che evapori. Cuocete il riso, finché non raggiungerà i 2/3 della cottura, unendo brodo caldo di tanto in tanto. Spegnete la fiamma, il pepe nero, la noce moscata e il parmigiano e fate riposare per 10 minuti.
- Prendete le foglie di verza ed adagiate su ciascuna di esse un cucchiaio abbondante poco più di ripieno (dipende dalla grandezza delle foglie), sovrapponete i due lembi più lunghi e poi ripiegate  le estremità, dovrete ottenere dei fagottini. Adagiate gli involtini su una pirofila unta di olio alla base. Spolverizzate di parmigiano e di pangrattato, passate un filo di olio e bagnate con pochissimo vino. Infornate in forno già caldo a 190° per circa 30 minuti + ulteriori 5 con grill.
- A parte, spremete il succo di 3 e ½  arancia  e tagliate la metà di arancia rimasta in fette sottili poi scaldate il succo con lo zucchero, lasciate addensare qualche minuto, aggiungete l’uvetta e le fette di arancia  e lasciate insaporire.
- Servite gli involtini tiepidi con il succo di arancia caldo, le fette di arancia e l’uvetta.

martedì 27 gennaio 2015

Angel cake all'arancia

Prova del cuoco

Faccio la angel cake da diversi anni oramai e, a parte quella di Montersino, non ho mai provato le altre ricette che girano in rete.
Poi ho visto questa alla prova del cuoco: mi ha colpita il tipo di lavorazione, qui si montano con frusta elettrica solo gli albumi e il resto lo si fa a mano, e naturalmente la presenza di tanto succo d'arancia nell'impasto.
Un dolce che non delude, morbido, umido, leggero, profumatissimo! Nella ricetta che ho visto in tv la torta era guarnita con crema al mascarpone e cocco e decorata con frutti di bosco. Io sono rimasta sul leggero, lasciandola al naturale. I bambini hanno molto gradito queste nuvole di panettone che praticamente si sciolgono in bocca, tanto che ho rifatto questa angel cake due volte in pochi giorni.
Provatela, soprattutto se avete tante arance, come me, da smaltire.
Per una merenda sana e leggera è l'ideale!


Angel cake all'arancia
Fonte ricetta: la prova del cuocco
Dosi per un dolce
- 290g di farina 00
- 300 g di zucchero (per me 250 g)
- 7 uova
- 220 g di succo d'arancia
- la buccia di un'arancia
- 120 ml di olio di semi
- 2,5 g di sale
- 1 bacca di vaniglia (per me qualche goccia di essenza)
- 1 cucchiaino di cremor tartaro o bicarbonato
- Una bustina di lievito per dolci

- Battere a neve ferma gli albumi con il cremor tartaro (se lo usate, altrimenti miscelate il bicarbonato al composto di farine)
- Mescolare farina, zucchero, lievito e sale
- Miscelare l'olio di semi ai tuorli d'uovo, con una frusta a mano, poi aggiungere delicatamente alla farina, aggiungendo più vote il succo d'arancia.
- Profumare l'impasto con la scorza d'arancia e la vaniglia
- Incorporare gli albumi a neve ferma, mescolare con delicatezza e bene per amalgamare il tutto, poi versare nell'apposito stampo
- Infornare a 160°C  per 1- 1,15 ore, poi alzare a 175°C gli ultimi 10 minuti (io ho cotto uniformemente a 170° per 45 minuti)
 - Sfornare il dolce e raffreddare a testa in giù


lunedì 26 gennaio 2015

Ciambelle di patate al forno morbidissime

Dolci carnevale
 
Come vi avevo già accennato in un vecchio post, ho svariate ricette di ciambelle, dono di amici e parenti, tutte super collaudate e di sicura riuscita. Tutte queste ricette però prevedono la frittura che richiede più impegno e attenzione, cosa non facile con i due pestiferi per casa. 
Quindi, per la prima volta, ho provato a fare le ciambelle al forno. Sono partita da una vecchia ricetta presente sul mio quadernino di cucina e con piccole modifiche ho ottenuto le ciambelle che vi presento oggi: morbidissime, profumate e buonissime. Sembrano fritte!!!! Il giorno dopo ed anche quello appresso si conservano ancora morbide e gustose.
Per chi invece cerca una ricetta di ciambelle senza patate, altrettanto morbide il giorno dopo, l'anno scorso ne ho postata una che non deluderà.


Ciambelle di patate al forno
Dosi per 20 ciambelle circa
- 460g di farina 00 (oppure metà manitoba e metà 00)
- 3 uova
- 300 g di patate cotte e passate allo schiacciapatate
- 100 g di strutto
- 12 g di lievito di birra fresco
- 1 cucchiaino raso di zucchero semolato
- Latte quanto basta
- la buccia grattugiata di un'arancia (facoltativa)
- la buccia grattugiata di un limone
E ancora
- Burro fuso quanto basta
- zucchero semolato quanto basta
 
- Procedimento con l'impastatrice: sciogliere il lievito in poco latte tiepido e versare nel cestello dell'impastatrice, quindi addizionare la farina, le patate, le uova e le bucce degli agrumi, iniziare ad impastare e come l'impasto sta insieme addizionare lo strutto. Continuare ad impastare per ottenere una massa omogenea, dall'aspetto sodo ma sufficientemente morbida al tatto, quasi appiccicosa. Spegnere, coprire con un panno umido e lasciar lievitare 2-3 ore o comunque fino a che triplica di volume.
- Procedimento a mano in ciotola. Fare la fontana con la farina e distribuirvi al centro le patate, il lievito sciolto in poco latte tiepido, le uova, lo strutto e le bucce di agrumi. Impastare energicamente per almeno 10 minuti, battendo con le mani all'interno della ciotola,  per ottenere una massa omogenea. Coprire con un canovaccio e lasciar lievitare come sopra.
- Riprendere l'impasto, sgonfiarlo con i pugni, poi rovesciarlo su un piano leggermente infarinato. Se necessario, spolverizzare con un velo di farina e lavorare brevemente.
- Stendere con un mattarello allo spessore di 2,5- 3 cm e intagliare le ciambelle con l'aiuto di due coppapasta di dimensioni differenti (vedi quelli in  foto), disporre man mano su teglie rivestite con carta forno, coprire e lasciar lievitare ancora 1,5 ore
- Infornare a 160°C, ventilato, fino a doratura (circa 12 minuti ma dipende dal forno).
- Sfornare e come diventano tiepide, pennellare con burro fuso e passare nello zucchero semolato distribuito in un piattino.
 
Note
- Le ciambelle possono essere tranquillamente fritte in abbondante olio di semi, avendo cura di utilizzare un pentolino dai bordi alti per friggere una ciambella alla volta
- Usare poco zucchero alla volta nel piattino: il burro tende ad inumidire lo zucchero quindi è bene cambiarlo frequentemente
- Le ciambelle si conservano morbide anche il giorno dopo (fino a due giorni) e se ripassare brevemente al micro oppure in forno caldo saranno come appena sfornate.


sabato 24 gennaio 2015

Torta all'arancia con pandoro

Dolci con il pandoro
Passato il problema influenza bimbi a tenermi lontana dal blog questa volta ci si è messo un bel temporale. Domenica scorsa un fulmine ha mandato a farsi benedire il nostro modem (e due)! Giorni senza internet in attesa del nuovo aggeggio! Ora tutto è quasi tornato alla normalità e dico quasi perché ho una connessione a momenti veloce e a momenti quasi ferma!
 
Ma passiamo alla ricetta di oggi! Se vi avanza qualche pandoro, potrete riciclarlo per farci una torta. L'anno scorso ci ho fatto il tiramisù e quest'anno una torta con crema all'arancia e cioccolato bianco! Vi dico subito che è una vera delizia! La crema ha un sapore forte e deciso, molto piacevole da gustare!
 
 
Torta all'arancia con pandoro
Per la crema all'arancia e cioccolato bianco (fonte ricetta: piùDolci gennaio 2015)
- 300 g di succo d'arancia filtrato
- 100 g di succo di limone filtrato
- 25 g di fecola
- 200 g di zucchero
- 6 tuorli
- 1 cucchiaio di scorza di arancia grattugiata
- 70 g di cioccolato bianco
Per la bagna*
- 70 g di acqua
- 60 g di zucchero
- scorzette di arancia e di limone
- 4 cucchiai di liquore agli agrumi
E ancora
- 1 pandoro
- 3 belle arance
- 50 g di zucchero semolato
- Scorzette di arancia candita
- Biscotti per il contorno
 
- Preparare la crema. Miscelare i due succhi con 100 g di zucchero e la scorza grattugiata, poi riscaldare a fiamma dolce. A parte battere i tuorli con lo zucchero rimasto, poi amalgamare la fecola, stemperando con il liquido caldo. Mescolare e addensare la crema a fiamma dolce. Spegnere e addizionarvi subito il cioccolato bianco, mescolare bene per farlo fondere, poi coprire con pellicola e lasciar raffreddare la crema
- Preparare la bagna. Portare a bollore per due minuti l'acqua con lo zucchero e le scorze di arancia. Spegnere e addizionare il liquore. Raffreddare.
- Per la decorazione. In una larga padella versare il succo di un'arancia filtrato con lo zucchero semolato e portare a bollore, quindi addizionarvi le fette di arancia tagliate molto sottili. Proseguire la cottura fino a che il liquido non si asciuga.
- Assembliamo il dolce. Tagliare il pando a fette, alte circa 2 cm, e disponiamo la base più larga (la mia circa 18 cm) su un piatto di portata (se possibile meglio aiutarsi con un anello da pasticceria, in alternativa assemblate il dolce in un contenitore). Rivestire le pareti dell'anello o del contenitore con delle fette di pandoro. Inumidire la base e le pareti del pandoro con la bagna prepara, aiutandosi con un pennello, poi distribuirvi parte della crema. Coprire con un secondo disco di pandoro, inumidire anche questo con la bagna e distribuirvi ancora la crema. Chiudere con un terzo disco, inumidire con la bagna e distribuirvi la crema rimasta. Far riposare qualche ora la torta in frigo, poi rimuovere il cerchio e decorare il giro con biscotti (che ho attaccato con del cioccolato fuso) e la superficie con le scorze di arancia e le arance candite.
 
Note
- * Consiglio di raddoppiare le dosi di questa bagna!


sabato 17 gennaio 2015

Fiorellini integrali con confettura di fichi

Biscotti con sparabiscotti

L'influenza ci ha colpiti ancora una volta! Dal 30 dicembre non se ne esce più o meglio non esco più! A turno ci siamo ammalati tutti ed ora è toccato nuovamente ai piccoli: il rientro all'asilo della grande ci ha regalato un bel virus con mal di pancia annesso.
 
Per passare il tempo in casa si biscotta alla grande e con la sparabiscotti è più divertente e veloce.
Un biscottino integrale questa volta, che è piaciuto tantissimo in famiglia. Vi consiglio di non rinunciare alla confettura sopra, meglio se di fichi: ci sta d'incanto!!!  


Fiorellini integrali con confettura di fichi
Dosi per circa 40 biscotti
- 150 g di farina integrale di grano tenero
- 100 g di farina di farro
- 80 g di burro morbido
- 75 g di zucchero di canna
- 1 uovo 4 cucchiai da tavola di latte
- 1 cucchiaino di lievito per dolci
E ancora
 
- Impastare tutti gli ingredienti insieme per ottenere un panetto morbido e omogeneo, avvolgere in pellicola e lasciar riposare in frigo almeno 30 minuti.
- Riprendere l'impasto, prelevarne piccole porzioni e inserire nella sparabiscotti, quindi sparare i biscotti direttamente su teglia (no carta forno)
- Oppure, stendere piccole porzioni di impasto e intagliare con tagliabiscotti
- Infornare a 170°C per circa 15 minuti
 
Nota
- Attenzione ai tempi di cottura, i biscotti devono leggermente colorire, appena sfornati vi sembreranno crudi ma i tempi sono quelli indicati, una volta freddi assumeranno la giusta consistenza
- I biscotti sono più buoni a partire dal giorno dopo

giovedì 15 gennaio 2015

Finocchi e porri allo zafferano

Finocchi allo zafferano
Tegame ovale  Lecreuset
Se amate i finocchi e il sapore dello zafferano allora questa ricetta semplice ma gustosa fa proprio al caso vostro. Un contorno vegetariano sano e veloce da realizzare, l'abbinamento al porro lo completa nel gusto in maniera eccellente. Io ho utilizzato della maggiorana e del pepe per insaporire ma potrete anche sostituirli con altri aromi come alloro, rosmarino, timo e tutto quello che la vostra fantasia vi suggerisce.


Finocchi e porri allo zafferano
Dosi per 2 persone
- 3 bei grossi finocchi
- 3 porri
- una bustina di zafferano
- Brodo vegetale quanto basta
- Maggiorana
- Sale
- Pepe

- Pulire i finocchi, privandoli delle cime e delle parti esterne più dure e/o macchiate, poi tagliarli in spicchi sottili e lavarli sotto acqua corrente
- Pulire i porri, privandoli delle foglie esterne più dure e tagliarli a rondelle sottili
- Disporre le fette di finocchio in un tegame e distribuirvi sopra i porri, la maggiorana, il sale e il pepe
- Sciogliere lo zafferano in un bicchiere di brodo caldo e addizionarlo ai finocchi, quindi coprire il tutto con altro brodo caldo
- Cuocere a fiamma dolce per circa 30 minuti o fino a che tutto il brodo non si sarà asciugato
- Servire caldo

mercoledì 14 gennaio 2015

Canederli al formaggio in brodo di scarole

canederli al formaggio

E dopo una piccola pausa dall'MTC (e mi sono persa i muffin!!!) rieccomi nuovamente in carreggiata! Per essere sicura di non perdere tempo ho fatto praticamente in giornata la ricetta della sfida appena presentata.
Il pane raffermo certo non mi manca! Facendo il pane in casa spessissimo, quello che resta viene riutilizzato in svariate ricette. Il pane con lievito naturale ha una digeribilità ed una conservabilità ottima per diversi giorni. Manco a farlo apposta, questa volta mi sono ritrovata con il pane ideale per la realizzazione della ricetta, dalla mollica compatta e la crosta morbida e sottile (quello in foto). Un pane che non piace tanto qui in famiglia, amanti del genere alveolato.
 
Cmq ritornando alla sfida, questo mese Monica ci propone i canederli! Ricetta che ho adorato subito, perché sa di casa, di cose buone e di un tempo, di piatti che scaldano il cuore e il corpo. E come ogni sfida anche questa per me rappresenta la possibilità di carpire nuovi segreti e nuovi accorgimenti da chi ci regala una ricetta della propria tradizione.
 
Per la ricetta che vi propongo, ho seguito alla lettera le indicazioni di Monica, variando solo la tipologia di formaggi: pecorini a tre diverse stagionature accanto all'immancabile parmigiano. La cottura è in brodo vegetale di scarola. Ho utilizzato due varietà di scarole, a foglia larga, dal sapore dolce, e a foglia stretta, leggermente più amarognola.
I canederli si sono cotti alla perfezione in cinque minuti, assolutamente senza sfaldarsi e al taglio si presentavano belli compatti ma dalla consistenza molto morbida.
Il sapore dei canderli ai formaggi si è sposato alla perfezione con questo brodo sano e leggero.
Da fare e rifare assolutamente!


Canederli al formaggio in brodo di scarole
Dosi per 4 persone
Per il brodo di scarole
- 4 cespi di scarola a foglia sottile
- 2 cespi di scarola a foglia larga
- 1 costa di sedano
- 1 carota
- 2 grossi porri
- 5 cucchiai di olio extravergine di oliva
- Maggiorana
- Sale
Per i canederli (ricetta di Monica)
- 300 g di pane raffermo tagliato a dadini di circa 1 cm
- 200 ml di latte intero
- 2 uova
- 40 g di parmigiano grattugiato
- 200 g di pecorini misti (fresco, semistagionato e a lunga stagionatura)
- 1 cucchiaio colmo di farina 00
- 1 cucchiaio di erba cipollina
- 1 cucchiaio di maggiorana
- 1 cucchiaino raso di sale fino
- 1 pizzico di pepe nero macinato

 
                                                  

 - Preparare il brodo di scarola. Mondare le scarole, privandole delle parti dure o danneggiate (le mie dal gelo invernale) o macchiate e riporle man mano in acqua fredda, quindi lavarla più volte per eliminare ogni residuo terroso
- In una capiente pentola, il porro pulito e tagliato a rondelle sottili, la costa di sedano (foglie e gambo interi), la maggiorana, la carota pelata e coprire completamente di acqua
- Portare a bollore a fiamma dolce, poi salare e aggiungere le scarole, l'olio, continuare la cottura ancora una decina di minuti

Preparare i canederli
-  Riporre il pane a dadini in una ciotolina e versarvi sopra la battuta di uova e latte, lasciar riposare per 20 minuti, mescolando ogni tanto.
- Grattugiare i pecorini (per quello fresco ho tagliato una fetta il giorno prima e l'ho lasciata asciugare in frigo)
- Aggiungere al pane ammorbidito che non deve essere zuppo ne troppo appiccicoso, i formaggi, le erbe, il sale e il pepe. Poi aggiungere la farina e lavorare bene per compattare il composto
- Formare i canederli con le mani leggermente umide
- Riporre i canederli man mano in un piatto di portata
- Riportare a bollore il brodo e cuocere i canederli a fiamma molto dolce (il brodo deve sobbollire) per circa 5 minuti
- Servire i canederli con il brodo di scarole.

 

Con questa ricetta partecipo alla sfida MTC N44


lunedì 12 gennaio 2015

Risotto allo champagne con gamberetti e pere

Risotto con le pere

Oggi vi presento un risotto delicato ma gustoso. Un primo piatto nel quale pochi ingredienti si amalgamano alla perfezione tra loro dando vita ad un equilibrio di sapori piacevole e interessante, direi quasi intrigante!
Un risotto cremoso, che si lascia gustare con vero interesse.

Risotto gamberetti e pere

Risotto allo champagne con gamberetti e pere
Dosi per 2 persone
- 200 g di riso
- 400 g di pere sode
- 200 g di gamberetti sgusciati
- 1 piccolo scalogno
- 3 cucchiai di olio extravergine di oliva Dante
- Una noce di burro
- 100 ml di champagne
- Maggiorana
- Sale
- Brodo vegetale quanto basta (preparato con patata, carota, cipolla e sedano)

- Sbucciare e dividere in quattro parti la pera, tagliarne i 3/4 in piccoli tocchetti e conservare il resto per la guarnizione finale
- Saltare brevemente i gamberetti nel burro, salare, spegnere e tenerli da parte.
- Appassire lo scalogno nell'olio, tostarvi il riso, aggiungere i pezzi di pera e la maggiorana, sfumare con lo champagne
- Portare a cottura il riso addizionando uno o due mestoli di brodo caldo. Aggiustare di sale se serve
- Verso fine cottura addizionare anche i gamberetti
- Servire caldo, guarnendo con la pera rimasta tagliata a spicchi sottili

sabato 10 gennaio 2015

Torta di pere e cacao senza olio e burro

Pere e cacao
 
Di libri e riviste di cucina a casa ne ho davvero tanti! Ogni tanto, faccio ordine e mi metto a sfogliare.
La ricetta del dolce di oggi proviene da un piccolo libro, comprato in edicola, che non avevo ancora inaugurato: nessuna ricetta provata!
 
Vi dico subito che questa è una delle torte al cioccolato e pere più buona che io abbia mai mangiato. Le foto non rendono giustizia ma questa è una torta golosa, leggera e molto umida nonostante la mancanza di olio e burro nell'impasto.
 


Torta di pere e cacao senza olio e burro
(Fonte ricetta: dolci buoni, originali e facili Editore Gamma 3000)
Dosi per una tortiera da 26 cm di diametro
- 800 g di pere
- 180 g di zucchero
- 160 g di farina 00
- 40 g di cacao amaro
- 3 uova
- 2 cucchiai di vino dolce (per me 4 cucchiai di vino liquoroso marsala)
- 1 bustina di lievito per dolci vanigliato
- Un pizzico di sale
Per decorare
- Piccole meringhe
- Cacao in polvere
- Cioccolato fondente

- Sbucciare le pere e tagliarle a spicchi, quindi ridurle in piccoli tocchetti da 1 cm circa.
- Battere le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto gonfio e spumoso, poi addizionare a mano, con movimenti lenti, dal basso verso l'alto, il mix di farina, lievito e cacao setacciati ed il pizzico di sale, alternando con il liquore.
- Aggiungere per ultimo i pezzi di pera e mescolare accuratamente
- Trasferire il composto in una teglia a cerniera, rivestita con carta forno e infornare in forno già caldo e ventilato a 180°C per circa 50 minuti (per me 180°C i primi 20 minuti poi 160°C i successivi 30). Verificare la cottura con un  stecchino
- Sfornare, raffreddare e sformare
- Fondere il cioccolato fondente e utilizzarlo per attaccare le meringhe al dolce, polverizzare con il cacao amaro e servire

Nota
- La quantità di pere vi sembrerà tanta rispetto all'impasto, vi consiglio di non ridurle
- Attenzione: la torta non cresce molto

giovedì 8 gennaio 2015

Biscotti variegati cacao e cannella


I biscotti di oggi oltre ad essere buonissimi, sono anche belli e tra i più veloci da realizzare. Infatti dovrete solo impastare le frolle, dopodiché senza l'aiuto di farina, mattarello o tagliabiscotti, potrete divertirvi a creare questi frollini semplicemente amalgamando piccoli pezzi di impasto insieme.
Questi biscotti faranno la felicità degli amanti della cannella e non solo, perché variegati al cacao hanno davvero una marcia in più. Due sapori che si sposano alla perfezione, per un biscotto che si lascia mangiare da solo, si lascia tuffare nel latte oppure gustare con una tazzina di caffè.


Biscotti variegati cacao e cannella
Dosi per circa 50 biscotti
- 250 g di farina 0
- 100 g di burro morbido
- 100 g di zucchero
- 1 uovo
- 1 cucchiaino raso di lievito per dolci
- un pizzico di sale
- Cannella in polvere a piacere
- 1 cucchiaio da tavola raso di cacao amaro
 
 
- Fare la fontana con la farina ed il pizzico di sale, distribuirvi al centro gli ingredienti (tranne la cannella ed il cacao) e impastare velocemente aggiungendo uno o due cucchiai di acqua fredda solo se serve per ottenere un panetto morbido e lavorabile.
- Dividere la pasta in due parti e addizionare in una la cannella in polvere (la quantità è a vostro gusto, io ho abbondato aggiungendo due cucchiai da tavola rasi di cannella), nell'altra metà il cacao amalgamare bene, avvolgere i due panetti in pellicola per alimenti e lasciar riposare per circa 30 minuti.
- Riprendere i panetti dal frigo, staccare piccole porzioni di impasto da ognuno e amalgamarle insieme per fare forma al biscotto, non lavorate troppo gli impasti, i colori devono rimanere separati.
- Trasferire su teglie rivestite di carta forno e infornare a 170°C per una decina di minuti

lunedì 5 gennaio 2015

Panettone al mais

Lupacchioli

Il panettone lupacchioli è un dolce tipico del periodo natalizio ideato da una delle più antiche case dolciare italiane: la "Lupacchioli", sita nella città di Campobasso.
Un dolce che conosco e apprezzo da molto tempo ma che non ho mai pensato di provare a realizzare in casa. Poi ho visto quello realizzato dalla mia cara amica Veronica e meravigliata dalla facilità e velocità della ricetta non ci ho pensato due volte.
Il lupacchioli è un dolce a base di farina di mais tipo fioretto, con gocce di cioccolato, aromatizzato con liquore strega, che io adoro tantissimo.
Rispetto alla ricetta di Veronica ho aggiunto del latte all'impasto per compensare la minore quantità di burro richiesta ma che non avevo in casa.
Un dolce buonissimo, profumatissimo e gradevole!
Grazie Veronica!


Panetto al mais
Ricetta di Veronica
Dosi per uno stampo da 1Kg
- 200 g di farina 00
- 100 g di fecola
- 150 g di farina di mais tipo fioretto
- 5 uova
- 250 g di burro (per me 180 g di burro + 100 ml di latte)
- 250 g di zucchero
- 1 bustina di lievito
- 100 g di gocce di cioccolato
- 100 ml di liquore strega

- Lavorare il burro con lo zucchero fino ad avere una massa gonfia, poi aggiungere un uovo alla volta.
- Versare il liquore, poi le farine miscelate con il lievito, alternando con il latte
- Versare nello stampo ed infornare a 160°C in forno ventilato per 1ora e 40 minuti (per me 1 ora e 10 minuti), a mezza altezza del forno

Note
- Nello stampo da 1 Kg il dolce dopo la cottura arriva giusto al bordo


sabato 3 gennaio 2015

Conchiglie con cavolfiore e patate

Pasta e patate
Casseruola Domo
Ancora buon anno a tutti voi! Come avete trascorso la notte del 31 e il primo giorno del nuovo anno??? A noi è venuta a farci compagnia l'influenza!!! Io e il piccolo con la febbre che oggi ha preso di mira anche la più grande. Ma tutto sommato abbiamo passato una bella serata insieme, accoccolati sul divano  a vedere un bel film in tv, i bambini si sono addormentati prima della mezzanotte ed io e mio marito abbiamo brindato romanticamente all'arrivo del nuovo anno.
 
Il mio primo post di quest'anno è per un primo piatto semplice, genuino e dal sapore di casa.
Un piatto che rispecchia appieno l'anima e l'essenza di questo blog, caratterizzato da una cucina essenziale, sana e soprattutto volta alla valorizzazione dei prodotti che il nostro orto di famiglia ci regala.
I piccoli vanno matti per questo piatto ed io riesco a far consumare loro il cavolfiore che fa tanto ma tanto bene.
 


Conchiglie con cavolfiore e patate
Dosi per 4 persone
- 200 g di pasta tipo conchigliette
- 3 patate medie
- 1 cavolfiore da 500 g
- 1 scalogno
- 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
- 200 g di polpa pronta
- Pepe e formaggio a piacere
- Sale
 
- Pulire il cavolfiore e dividerlo in cimette più piccole, quindi lavarlo sotto acqua corrente
- In una capace casseruola appassire lo scalogno tritato, quindi addizionarvi le cimette di cavolfiore, le patate sbucciate e tagliate a cubetti piccoli e la polpa pronta, salare e proseguire la cottura a fiamma dolce per qualche minuto.
- Aggiungere brodo caldo quanto basta a cuocere poi la pasta e tuffarvi le conchiglie circa 5 minuti dopo il bollore (per dare tempo alle verdure di cuocere). Servire con abbondante pepe e formaggio a piacere.