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venerdì 23 ottobre 2015

Torta Damiana


Ho fatto questa torta due giorni dopo che Damiana l'aveva pubblicata sul suo blog. Ho aspettato giusto un pochino per pubblicarla, ma non più di tanto poi.
 Un dolce che vale veramente tanto. A noi è piaciuto a tal punto che l'ho rifatto subito, provando anche la conserva di gelso nero (che purtroppo non ho avuto modo di postarvi quest'anno) e la prossima volta lo farò con quella di uva fragola.
Siccome avevo salvato nel pc le foto fatte al dolce con il nome "torta Damiana"  ho deciso di lasciare così anche il titolo del post.
Un dolce golosissimo: un guscio di frolla burroso raccoglie una vellutata crema pasticcera macchiata qua e là da una buonissima confettura ai lamponi (ma se non ne avete va bene anche quello che più vi piace), il coperchio di pasta margherita dona morbidezza e accentua il sapore di una torta che profuma di cose buone e di casa.
Grazie Damiana.   
 
 
Torta Damiana
Ricetta di Damiana
Dosi per uno stampo in silicone da 24 cm di diametro
Con me in cucina stampo per crostate in silicone e alzatina  Pavonidea
 
Per la base di frolla
- 300 g. di farina 00 setacciata
- 120 g. di zucchero al velo
- 1 uovo e 1 tuorlo
- 120 g. di burro a tocchetti
- mezza bacca di vaniglia (io qualche goccia di estratto)
- un cucchiaino di lievito per dolci
- un pizzico di sale
 
Per la crema pasticcera
- 250 g. di latte intero
- 90 g, di zucchero semolato
- 2 tuorli
- 40 g. di farina 00
- il guscio di mezza bacca di vaniglia (io qualche goccia di estratto)
 
Per la base di pasta margherita
- 3 uova intere
- 90 g. di farina 00
- 60 g. di fecola di patate
- 90 g. di zucchero semolato
- 50 g. di burro fuso e raffreddato
- semini di mezza bacca di vaniglia (io qualche goccia di estratto)
- mezza bustina di lievito per dolci
- un pizzico di sale
 
Inoltre e soprattutto
un barattolino della composta di lamponi (ma anche gelso nero ci sta divinamente)
 
- Preparate la crema pasticcera. Portate il latte al bollore (con la buccia di mezzo limone), spegnete e aggiungete l'essenza di vaniglia
- Con una frusta a mano mescolate i tuorli con lo zucchero  fino ad ottenere un composto gonfio e chiaro, poi aggiungete la farina setacciata e per ultimo il latte a filo. Addensate la crema su fiamma dolce.
- Trasferite in una ciotola, coprire con pellicola a contatto e lasciare raffreddare completamente
- Preparate ora la frolla Nel mixer o in una ciotola versate la farina setacciata, lo zucchero, i semini della mezza bacca di vaniglia (io essenza),il lievito e mescolate. Unite il burro freddo a tocchetti e sfregate fino ad ottenere briciole sottili. Mettete le uova e impastare velocemente, raccogliendo il composto in una palla che avvolgerete in pellicola e farete riposare in frigo almeno una mezz'ora
- Stendete la frolla allo spessore di mezzo cm e foderate una tortiera, avendo cura di rivestire anche i bordi. Punzecchiate il fondo con i rebbi di una forchetta e coprite con la crema. Con un cucchiaino lasciate cadere sopra piccole quantità di composta di lamponi, così in ordine sparso. Rimettete in frigo, nel frattempo preparate la base di pasta margherita
- Per la pasta margherita, dividete i tuorli dagli albumi. Intanto fondete il burro a microonde o su fiamma bassissima e lasciate raffreddare. Montate prima gli albumi a neve ferma con parte dello zucchero e un pizzico di sale. Sempre con le stesse fruste montate i tuorli con lo zucchero restante e i semini della vaniglia messi da parte. Quando il composto sarà chiaro e spumoso, aggiungete a filo il burro fuso e sempre mescolando con delicatezza, unite le farine setacciate insieme al lievito.
- Aggiungete ora anche gli albumi montati e con movimenti dal basso verso l'alto incorporare delicatamente.
- Riprendete la tortiera con la frolla e la crema e con l'aiuto di una sac a poche distribuirvi sopra in modo uniforme.il composto di base margherita
Infornate a 170° per circa quaranta minuti fino a completa doratura
- Sfornate,lasciate intiepidire e sformate su un piatto da portata. Decorate a piacere con zucchero a velo. Servite tiepida o fredda
 
 

mercoledì 21 ottobre 2015

Pollo ripieno di polenta e funghi

patate duchessa

Sfida altamente difficile per me questo mese all'mtc. Patrizia,  alla sua seconda vittoria, ha proposto la prima volta quello che più amo fare, la pasta a mano, e questa volta mi ha silurata con quello che più odio in cucina: il pollo!
Anni e anni fa, quando i miei possedevano un pollaio molto affollato, arrivavano le giornate, per me odiatissime, dello sfoltimento: dieci, quindici polli alla volta!! Salto i particolari più "cruenti" per dirvi solo che a noi "giovinetti" toccava spennare!!! Ora, voi non avete idea di quanto sia nauseante l'operazione con tutto quello che ti circonda; ancora oggi se sento odore nell'aria di pollo appena eviscerato e spennato non mangio nulla per tutto il giorno.
Ovvio che io il pollo difficilmente lo mangio, a meno che non sia super condito e speziato, così da non sentirne l'odore o comunque per educazione se sono ospite e me lo ritrovo nel piatto. Mentre mi limito a cucinare piccoli petti o cosce di pollo per il resto della truppa.
Con queste premesse ho dovuto maneggiare nuovamente, dopo anni, una carcassa di pollo. Avrei potuto saltare benissimo la sfida ma ho voluto provarci, munita di guanti e mascherina però! Il  bello è che mi è toccato farlo ben due volte, perché alla prima mi si è scucito il pollo in cottura con un risultato impresentabile per un post minimamente decente. Non che della seconda volta sia soddisfatta eh! In cucina non basta l'impegno, ma serve amore e passione che io assolutamente non ci ho messo e basta guardare il ricamo penoso fatto al mio busto di pollo (e dovevate vedere il primo, sembrava l'avessi cucito e poi buttato dalla finestra). Mi scuso con Patti per il pessimo risultato e ringrazio Dio per il massiccio raffreddore che mi ha ostruito i sensi di gusto e olfatto!

Nota: per la salsa di accompagnamento ho seguito alla lettera i consigli di Maria Pia in questo articolo


Pollo ripieno di polenta e funghi
Preparazione del pollo da Patrizia (da lei belle foto di tutto il tutorial sotto descritto)

- Prendete il vostro busto di pollo eviscerato, pulito e fiammato per eliminare eventuali residui di piume. Rinfreschiamo subito un po' di anatomia andando a lussare entrambe le cosce. Con il busto del pollo dritto di fronte a voi, dovrete infilare il pollice della mano sinistra (se non siete mancini) nella cavità intestinale fino a toccare l'articolazione dell'anca. Con l'altra mano tirate indietro la coscia rompendo l'articolazione. Il femore deve uscire dalla cavità dell'anca. Fate la stessa cosa con l'altra coscia. 
- Dovete togliere la forcella dello sterno. E' una delle operazioni più delicate: ruotate il pollo sempre in posizione supina, con il petto verso di voi. Spingete indietro delicatamente la pelle della cavità del collo. Toccate la polpa del petto intorno alla cavità e potrete percepire la forcella. Incidetela con la punta del coltello.
- Con il coltello raschiate la carne intorno alla forcella in modo da farla apparire, quindi con delicatezza recidetela al vertice con il trinciapollo, facendo attenzione a non bucare la pelle. 
- La forcella è libera anche se l'osso lungo è ancora all'interno e verrà eliminato successivamente.
Adesso ruotate nuovamente il pollo e mettetelo con il petto a contatto con il tagliere. Tenetelo   schiacciato con una mano ed incidete nel centro della spina dorsale scendendo dal collo alla coda. - Qui troverete resistenza all'inizio ma poi proseguendo sarà molto più agile. Aprite quindi il pollo a libro. Via via che procedete nel lavoro, asciugatevi bene le mani cercando di averle sempre prive di grasso che inevitabilmente potrebbe rilasciare il volatile. Il coltello deve essere sempre ben fermo nella vostra mano. 
- Procedendo dall'alto verso il basso e dalla colonna verso l'interno, fate scorrere la lama del coltello appoggiandola alla cassa toracica ed incidendo in profondità, cercando i raschiare bene la polpa dalle costole. Procedete con calma da una parte e poi dall'altra.
- A questo punto avrete quasi terminato la parte più difficile. La gabbia toracica sarà quasi completamente staccata dal petto. Resterà lo sterno che potrete sollevare e staccare dal basso verso l'alto. Una volta inciso nella lunghezza, si staccherà completamente il resto dell'ossatura. Toccate il bordo del petto all'altezza del collo ed eliminate la parte lunga della forcella sempre incidendo con la punta del coltello. Tenete la carcassa da parte. 
- Adesso grattate via la polpa dalle ossa delle anche e staccate l'osso dalla giuntura della coscia con il trinciapollo. L'osso lungo della coscia sarà invece lasciato al suo posto per mantenere una bella forma finale. 
- Tagliate con il trinciapollo le ali all'altezza dell'articolazione. Quindi rimuovete il resto dell'ala in corrispondenza delle giunture. Spingete con il dito la pelle dell'ala all'interno della cavità che si sarà formata dopo l'eliminazione dell'osso.  
- Il vostro pollo è disossato. Palpate con le mani la carne di tutta la superficie per sentire se qualche piccola scheggia di osso sia rimasta ed eventualmente eliminatela. Procedete a stendere il ripieno con cura. 
- Sollevate i lati del volatile per richiuderlo, fate coinciderei lembi di pelle con grazia e procedete alla cucitura. Cominciate dal collo e scendete cucendo senza tirare troppo la pelle perché con la cottura, tenderà a gonfiarsi e ritirarsi con il rischio di spaccarsi e rovinare tutto il vostro paziente lavoro. Potete usare filo da cucina o filo di seta a vostro piacere. 
- Una volta cucito il vostro polletto avrà più o meno questo aspetto. Legate le cosce per mantenere la forma in cottura.
Inumidite un largo foglio di carta da forno ed avvolgetevi stretto il pollo chiudendolo come un caramellone. 
- Avvolgete il caramellone in un lungo foglio di alluminio e legatelo con dello spago per dare definitivamente una forma cilindrica al vostro pollo. Adesso potete mettere in frigo per 2/3 ore o se preferite, per tutta la notte fino al momento di cuocerlo. Per la cottura bollita (ad esempio per la galantina), potrete lasciare il vostro pollo direttamente avvolto come indicato. 
- Per la cottura al forno, eliminate la carta, condite l'esterno del pollo massaggiandolo con sale e pepe quindi strofinatelo con piccoli fiocchi di burro che serviranno a mantenere morbida la pelle durante la cottura. 
- Una volta cotto, questo sarà più o meno l'aspetto del vostro pollo.  Qualora capitasse la piccola sventura di rompere la pelle, non succede niente. Si va avanti e si porta in fondo l'operazione. Sarà probabilmente meno aggraziato ma avrete sempre raggiunto un grande traguardo. Non sarà uno strappo che pregiudicherà la bontà e la riuscita della ricetta. Ricordatelo!

Iconogragia Dani MTC
Per il ripieno
- Polenta del giorno prima a fette sottili
- 200 g di funghi prataioli
- 60 g di pancetta tesa tagliata a cubetti piccoli
- 2 uova
- 2 spicchi d'aglio
- Rosmarino
- Sale
- Pepe
- 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
 
- Lavate e tagliate i funghi prataioli, poi asciugateli in padella senza condimenti, quindi addizionate l'olio e gli spicchi d'aglio puliti. Salate, pepate e lasciate insaporire qualche minuti, poi togliete l'aglio e addizionate la pancetta, proseguite la cottura ancora 7-8 minuti, poi addizionate le uova battute con il sale e rigirate di continuo mentre queste cuociono. Come le uova si rapprendono spegnere la fiammata e lasciate raffreddare.
- Prendete il vostro busto di pollo e adagiatevi sopra prima le fette di polenta, poi qualche ago di rosmarino e infine il ripieno preparato (il mio era abbondante per il busto scelto ma cucendo il pollo sono riuscita a farcelo stare) Procedete come descritto sopra con la cucinatura, la legatura delle cosce, avvolgetelo nel foglio di carta forno e quindi in quello di allumino per il riposo in frigo.
Clicca sull'immagine per ingrandire.... ma non è un bel vedere!!!!
 
 
Per la cottura del pollo
- 2 carote
- 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
- 1 cipolla grande
- qualche foglie di allora
- qualche rametto di rosmarino
- 1/2 bicchiere di vino rosso
- Sale e pepe
- Poca sugna
- 1 bicchiere di brodo vegetale (preparato con carota, cipolla, patata, zucca, sedano)
 
- In una larga teglia versate l'olio, le carote tagliate a rondelle, la cipolla affettata sottilmente, il sale e il pepe; adagiatevi il pollo spalmato con poca sugna e le aromatiche.
- Trasferite la teglia in forno caldo a 180°C e dopo 10 minuti versate il vino
- Proseguite la cottura ancora 10 minuti, poi versate il brodo caldo
- Cuocete il pollo calcolando 1 ora di cottura per ogni Kg di pollo ripieno; ogni dieci minuti aprite il forno e pennellate il pollo con il sughetto di cottura in modo che non si secchi troppo.
- NON usate il forno ventilato perché seccherà la pelle del vostro pollo rompendola.
Girate il pollo un paio di volte durante la cottura aiutandovi con cucchiai o palette di legno per non bucare la pelle.
Quando siete in fondo alla cottura, verificate il colore dei succhi che escono dalle suture.
Se schiacciando leggermente con un cucchiaio di legno vedrete uscire del liquido trasparente, il pollo sarà cotto. Proseguite se vedete che i succhi sono ancora rosati.
Quando il pollo sarà pronto, toglietelo dalla pirofila e tenetelo in caldo per preparare il gravy.


Per il gravy (vedi articolo di Maria Pia)
- Fondo di cottura del pollo
- 1 bicchiere di brodo vegetale quanto basta
- 1 cucchiaio di paprika piccante
- poco burro
 
- Eliminate dal tegame di cottura i grassi fuoriusciti dal pezzo di carne, che darebbero al sugo un gusto debole e una consistenza troppo pesante e versate il brodo vegetale mescolato alla paprika.
- Portate a bollore su fiamma alta e raschiate il fondo del tegame con un cucchiaio di legno per staccare i pezzetti rosolati rimasti attaccati durante la cottura del pollo.
- Lasciate bollire fino a che il liquido non si riduce della metà, filtrare con un colino a maglie fitte per dare una consistenza setosa alla salsa.
- Rifinire la salsa con una noce di burro incorporandola velocemente.

Purè in fiocchi di patate alla paprika piccante
- 4 grosse patata
- 50 g di burro
- Latte quanto basta
- Sale
- Paprika piccante (per me due cucchiaini da te colmi)
- 1 tuorlo d'uovo
 
 
- Cuocete le patate in acqua bollente, poi sbucciatele e passatele allo schiacciapatate, trasferite la purea in una pentola e aggiungete il latte, il burro e il sale.
- Cuocete il purè, spegnete e lasciate raffreddare.
- Aggiungete al purè il tuorlo e la paprika, trasferite in una sac a poche con bocchetta grande a stella e premete il composto su una teglia rivestita di carta forno, quindi cuocete a 180°C per circa 15 minuti
 
Servire il pollo tagliato a fette, con la salsa di accompagnamento e i fiocchi di patate per contorno.
 
Con questa ricetta partecipo alla sfida, per me indimenticabile,  N.51 MTC
 
 

venerdì 16 ottobre 2015

Torta alla zucca e mandorle

pumpkin pie

Aggiungo anche io una ricetta di torta alla zucca alle tante che già girano in rete.
Per questa torta ho utilizzato una zucca dalla polpa chiara, poco zuccherina, e devo dire che il risultato è stato lo stesso ottimo e gustoso. Il sapore della zucca è bello forte.
Mi raccomando l'uso di uno stampo dai bordi bassi o comunque di una teglia larga (almeno 24cm) perché la torta non deve essere alta, pena una cottura non uniforme al suo interno. Io ho utilizzato questo comodissimo stampo con bordo in silicone rimovibile della Pavonidea, così ho servito la mia torta direttamente nel piatto di ceramica sottostante che funge quindi anche da piatto di portata.

                Tortiera quadrata con bordo rimovibile e piatto da portata Pavonidea

Torta zucca e mandorle
Fonte ricetta: Torte - La Cucina Italiana - Rizzoli
- 350 g di zucca pulita
- 175 g di zucchero semolato
- 150 g di mandorle pelate
- 80 g di farina
- 35 g di fecola
- 100 g di burro
- 6 tuorli e 2 albumi
- 2 amaretti
- 1 bustina di lievito per dolci
- Zucchero a velo per la decorazione

- Tagliare la zucca a dadini e cuocerla in 20 g di burro per circa 10 minuti (deve essere piuttosto al dente), passarla al mixer e lasciarla raffreddare.
- Tritate al mixer le mandorle con un cucchiaio di zucchero preso dal totale per ottenere una polvere finissima
- Montare i tuorli con lo zucchero fino a ottenere un composto gonfio e spumoso poi aggiungere, a mano e con movimenti leggeri dall'altro verso il basso, le mandorle, gli amaretti sbriciolati, il burro fuso e freddo, la farina, la fecola e il lievito. Infine incorporare il passato di zucca e gli albumi montati a neve ferma con un pizzico di sale.
- Versare il composto in uno stampo dai bordi bassi (importante) e cuocere la torta a  190°C per circa 50 minuti, verificare la cottura con uno stecco di legno
- Sfornare, raffreddare e cospargere con lo zucchero a velo.


martedì 13 ottobre 2015

Focaccia semintegrale morbida

Focaccia farcita

Periodo di focacce in casa mia. Vanno via che è un piacere e mi risolvono la cena o la merenda in un lampo.
Questa di oggi è in versione semintegrale. Piaciuta tanto anche ai più piccoli.
Ottima sia da sola che farcita con salumi e formaggi. La ricetta si presta benissimo anche per delle piccole focaccine arricchite nell'impasto con del rosmarino sminuzzato.


Focaccia semintegrale
Fonte ricetta: pane, pizze, focacce e torte salate Ed. Giunti Demetra
- 250 g di farina 0
- 250 g di farina integrale
- 5 g di lievito di birra fresco
- 250-300 ml di acqua circa
- Olio extravergine di oliva
- 1 cucchiaino colmo di sale
- 1 cucchiaino  raso di zucchero

- Versate nella ciotola della planetaria (o in una zuppiera se lavorate a mano) 250m ml di acqua, il sale e il lievito sciolto in poca acqua con lo zucchero; aggiungete le farine e iniziate a impastare, addizionando altra acqua se serve. Lavorate bene per almeno una decina di minuti, coprite con un canovaccio pulito e lasciate lievitare fino al raddoppio (anche 3/4 ore se fa freddo e per la presenza di poco lievito).
- Riprendete l'impasto, sgonfiatelo delicatamente con i pugni e stendete su una teglia ricoperta con carta forno, quindi lasciate lievitare ancora 30 minuti (anche 1 ora).
- Preriscaldate il forno a 200°C, incavate con le dita la superficie della focaccia, pennellate con l'olio d'oliva e infornate per circa 18/20 minuti o comunque fino a cottura.
- Sfornate e servite con salumi.

sabato 10 ottobre 2015

Castagne di frolla


Amo l'autunno con i suoi mille colori, caldi e intensi, e i suoi frutti ricchi e preziosi! E per dargli il benvenuto, almeno in casa mia, e renderlo anche più simpatico a chi proprio questa stagione non va giù ho pensato di fare dei buonissimi biscotti con la forma di uno dei prodotti principe di questo periodo: la castagna. I bambini si sono divertiti tantissimo a farli e mia figlia li ha portati a scuola tutta orgogliosa.


Castagne di frolla
Dosi per circa 40 biscotti
- 220 g di farina 00
- 160 g di burro morbido
- 70 g di zucchero
- 1 tuorlo
- un cucchiaino di lievito per dolci vanigliato
- 3 cucchiaini da tè colmi di nesquik per la frolla scura
 
- Fate la fontana con la farina e il lievito e al centro raccogliete il resto degli ingredienti (tranne il Nesquik); impastate velocemente per formare una frolla omogenea e morbida. Prelevare 3/4 dell'impasto e mescolatelo al Nesquik per la frolla scura. Avvolgete in  pellicola e lasciate riposare per circa 30 minuti in frigo.
- Riprendete i panetti e staccate prima dei pezzi di frolla scura dandogli la forma a goccia, schiacciate la base e attaccate la frolla chiara (la mia era umida e non ho avuto difficoltà, se la frolla dovesse risultare più secca potrete attaccare i due pezzi pennellando con albume d'uovo.
- Disponete i biscotti su teglia rivestita di carta forno e infornate a 160/170°C  (dipende come cuoce il vostro forno) fino a doratura leggera dei biscotti (controllateli spesso  e non superate i 12/13 minuti)
- Sfornate, aspettate qualche minuto prima di toglierli dalla teglia, poi conservateli in scatole a chiusura ermetica una volta freddi.


mercoledì 7 ottobre 2015

Focaccia morbida con farina di semola di grano duro macinata a pietra

Semola di grano duro

Durante la settimana, accanto al classico pane con lievito madre, provo sempre qualche nuovo lievitato. Questa volta è toccato a queste morbide focaccine di farina di semola. Ottime da sole ma anche con i salumi e l'immancabile nutella.

 
Focaccine con farina di semola di grano duro macinata a pietra
Fonte ricetta: pane, pizze, focacce e torte salate Giunti Demetra
Dosi per circa 15 piccole focacce
- 350 g di farina di semola di grano duro macinata a pietra
- 7 g di lievito di birra fresco
- 1 cucchiaio da tavola di olio extravergine di oliva
- 1 cucchiaino da te di sale fino
 
- Stemperate il lievito in 3/4 di bicchiere di acqua tiepida, poi versatelo nel cestello dell'impastatrice insieme all'olio d'oliva e alla farina  (se procedete a mano, fate la fontana con la farina e il pizzico di sale e al centro disponete il resto degli ingredienti); avviate l'impasto e come l'impasto inizia a legarsi addizionate il sale sciolto in 1/3 di bicchiere di acqua tiepida, se serve addizionate ancora un cucchiaio raso di farina. Impastate bene per almeno una decina di minuti, poi coprite e lasciate lievitare fino a al raddoppio (3- 4 ore).
- Riprendete l'impasto, trasferitelo su un piano leggermente infarinato e sgonfiatelo delicatamente con i pugni, quindi formate le focaccine e disponetele su teglia rivestita di carta forno, oppure stendete l'impasto in una teglia oleata se volete una focaccia unica. Lasciate lievitare ancora per circa 30 minuti (anche 1 ora con l'arrivo del freddo)
- Preriscaldate il forno a 200°C. Sgonfiate con le dita le focaccine, formando dei solchi,  pennellatele con olio d'oliva e cospargete con origano, quindi infornate  fino a doratura.
 
Nota
-Queste focaccine restano morbide anche il giorno dopo e se riscaldate saranno come appena sfornate.

lunedì 5 ottobre 2015

Maltagliati al farro con fagioli

pasta e fagioli

Con l'arrivo del freddo mi piace preparare piatti sostanziosi, caldi e corroboranti.
Oggi quindi una pasta rustica, ruvida e consistente, abbinata a un sugo classico che piace sempre tanto.
Ho scelto di preparare dei maltagliati questa volta, ma l'impasto si presta bene per farci delle belle tagliatelle, meglio ancora se ricce, oppure delle lasagne per ricette al forno ancora più sostanziose.
La pasta al farro è strepitosa, mantiene bene la cottura, anche se tagliata più sottile (la mia è un po' più spessa per questioni di gusto personale), trattiene molto bene i condimenti proprio per la sua porosità e, non da meno, ha un ottimo sapore.


Maltagliati con farina di farro e fagioli
Dosi per 4 persone
Per la pasta
- 200 g di farina 0 (oppure semola di grano duro)
- 100 g di farina di farro
- 3 uova L
Per il sughetto con i fagioli
- 250 g di fagioli lessati
- 50 ml di passata di pomodoro (suggerisco la salsa pronta)
- 1 costa di sedano
- 1 piccola cipolla
- 4 cucchiai di olio d'oliva
- peperoncino
 - Sale

- Preparate la pasta. Fate la fontana con le farine, rompete al centro le uova e iniziate a battere con una forchetta, poi pian piano amalgamate la farina alle uova. Iniziate a impastare con le mani, lavorando bene e energicamente la massa, per almeno dieci minuti, o fino a che sarà diventata omogenea e liscia. Coprite con una scodellina e lasciate riposare la pasta almeno 30 minuti.
- Riprendete l'impasto e stendetelo su un piano leggermente infarinato allo spessore desiderato (a me piace la pasta bella ciotta, quella che vedete in foto è un po' più spessa, circa 2mm al taglio, in cottura poi cresce ancora, quindi se la preferite più sottile tagliatela a 0.5 oppure 1mm, se lavorata bene la pasta non si rompe e mantiene benissimo la cottura senza sfaldarsi), poi tagliate delle strisce e da queste ricavate dei pezzi di pasta (della grandezza desiderata)
 
- Preparate il sughetto. In una capiente casseruola, appassite la cipolla tritata ed il sedano tritato nell'olio d'oliva.
- Versate la salsa di pomodoro, salate, lasciate insaporire qualche minuto, quindi aggiungere qualche mestolo di acqua bollente e come sobbolle i fagioli lessati (se li aggiungerete subito in cottura formeranno un bel sughetto cremoso, se invece li preferiti interi e non sfaldati addizionateli verso fine cottura, poco prima di aggiungere la pasta al sugo) e il peperoncino in polvere.
- Cuocete la pasta in abbondante acqua salta, con un cucchiaio di olio, per circa 8-10 minuti (dipende dallo spessore della pasta e gli ultimi minuti di cottura passatela pasta nel sughetto di fagioli e lasciate insaporire.
- Servite caldo.


sabato 3 ottobre 2015

Biscotti di frolla con ripieno alla farina di riso e cioccolato

Biscotti mulino bianco

Anche se questi biscotti ricordano un pochino quelli più famosi che voi tutti sicuramente conoscerete, non somigliano affatto per sapore e consistenza a quelli presenti in commercio.
Questi biscotti hanno un cuore croccante, friabile (per la presenza della farina di riso) e cioccolatoso e non morbido e burroso come quelli lì!
Biscottare per me vuole dire cambiare ingredienti, provare nuove frolle, mescolarle tra di loro e soprattutto creare nuove e invitanti forme. E questi sono usciti così!
E con questa ricetta vi auguro un sereno fine settimana.
 

Biscotti di frolla con ripieno alla farina di riso e cioccolato
Per la frolla bianca
- Frolla al burro (qui)
- Frolla con strutto (qui)
Per la frolla alla farina di riso e cioccolato
 250 g di farina di riso
- 1 uovo piccolo + 1 tuorlo di un uovo piccolo
- 150 g di cioccolato fondente fuso
- 80 g di zucchero di canna
- 50 g di burro morbido a temperatura ambiente
- 3 cucchiai di latte
- 2 cucchiaini di lievito per dolci
- un pizzico di sale fino

- Preparate la frolla chiara seguendo una delle due ricette oppure con la vostra ricetta, avvolgete in pellicola e lasciate riposare.
- Per la frolla scura. Lavorate il burro con lo zucchero con lo zucchero e il pizzico di sale, fino a ottenere una crema spumosa. Incorporate le uova battute poco per volta, quindi la farina e il lievito, il cioccolato fuso e il latte, amalgamate tutti gli ingredienti fino a ottenere un panetto morbido e ben amalgamato, se necessario addizionate un altro cucchiaio di latte. Avvolgete in pellicola e lasciate riposare.
- Stendete la frolla chiara in rettangoli da 8x4 cm allo spessore di 5 mm, con le mani prelevate piccole porzioni di impasto scuro e fate dei rotolini che adagerete al centro di ogni rettangolo, chiudete ogni biscotti ripiegando i lati corti lunghi e quelli corti e adagiate i biscotti man mano sulle teglie rivestite con carta forno
- Intagliate la superficie dei biscotti con una rotella dentata e infornate a 170°C fino a doratura

giovedì 1 ottobre 2015

Muffin con farina di riso e grano saraceno e marmellata nell'impasto

gluten free

Adoro fare i muffin perché sono dolci veloci nella realizzazione, piacciono tanto ai miei bambini e ogni volta variando gli ingredienti si ottengono ricette sempre diverse. In questi ad esempio ho utilizzato farina di riso e grano saraceno e le mie immancabili confetture. Nonostante la mancanza di zucchero nella mia ricetta, che potrete aggiungere a vostro gusto, questi muffin erano davvero deliziosi; la confettura di lamponi aggiunta ha fatto la differenza, rendendo i dolcetti molto gradevoli e profumati.
Se volte provare un'altra ricetta di muffin con confettura nell'impasto allora leggete qui.
 

Muffin con farina di riso e grano saraceno e marmellata nell'impasto
Dosi per circa 8 muffin medi
- 110 g di farina di riso
- 20 g di farina di grano saraceno
- 1/2 bustina di lievito per dolci
- 1 uovo
- 4 cucchiai di confettura (per me lamponi)
- Zuccherini per decorare
Nota: in questa ricetta ho omesso lo zucchero perché la mia confettura di lamponi era particolarmente dolce, quindi regolatevi in funzione del tipo di confettura che andrete a utilizzare, vi consiglio di non superare comunque la dose di 70 g di zucchero)

- Mescolare l'uovo e la confettura, poi addizionare gli ingredienti secchi, amalgamare velocemente quindi versare nei pirottini, decorare con gli zuccherini e infornare a 180°C per circa 25 minuti