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lunedì 30 gennaio 2017

Calamarata con la zucca: mare e orto un connubio gustoso


La calamarata è un piatto tipico della cucina italiana che si preparata con i calamari e un particolare formato di pasta che ricorda gli anelli di calamaro.
Io ho modificato leggermente la ricetta tradizionale, aggiungendo la zucca che ha dato una nota di sapore diverso a un piatto già di suo molto buono.
Mare e orto un connubio gustoso! Provatela anche voi così!


Calamarata con la zucca
Dosi per 4 persone
- 300 g di pasta tipo calamarata
- 250 g di calamari già puliti
- 250 g di zucca
- 200 g di pomodorini pachino
- 1/2 bicchiere di vino bianco secco
- 2 spicchio di aglio
- 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
- Un ciuffo di prezzemolo
- Sale
- Pepe

- In una capiente padella, imbiondite gli spicchi di aglio nell'olio, poi tuffatevi i calamari e lasciateli rosolare per alcuni minuti
- Sfumate con il vino bianco e addizionate i pomodorini pachino tagliati a metà e la zucca ridotta a dadini
- Salate, pepate e lasciate cuocere per 15 minuti circa, con coperchio semi aperto
- Verso fine cottura addizionate il prezzemolo tritato
- Cuocete la pasta e conditela nel sughetto preparato.

venerdì 27 gennaio 2017

Crostata di crema pasticcera e frutta fresca


Adoro le crostate con crema pasticcera e frutta fresca. Le trovo allegre e golose!
Variando le stagioni cambio anche il tipo di frutta per la guarnizione. La mia preferita è quella ai frutti di bosco, ma la preparo solo quando ho la fortuna di avere prodotti di sicura provenienza.
Non uso gelatina per evitare l'ossidazione della frutta, preferisco fare un bagno in succo di limone a quei frutti che anneriscono (mele, banana o pera) e decorare la crostata poco prima di servirla.


Crostata di crema pasticcera e frutta fresca
- Una dose di pasta frolla (vedi ricetta base qui)
- Una dose di crema pasticcera da 500 ml di latte
- Frutta fresca a piacere (per me kiwi e banane)
- Il succo di un limone


Cottura in bianco del guscio di frolla
- Stendete la frolla su un piano leggermente infarinato e rivestite uno stampo per crostate imburrato e infarinato (se lo stampo è in silicone come quello in foto potrete saltare qust'ultimo passaggio)
- Rivestite il guscio di frolla con carta forno e versate sopra del riso
- Cuocete il guscio di frolla a 190°C per circa 15 minuti
- Prelevate lo stampo dal forno, togliete il foglio con il riso e continuate la cottura ancora per 8/10 minuti o fino a doratura dei bordi.
- Sfornate il guscio di frolla e lasciatelo raffreddare.

Farcire la crostata
- Versate la crema pasticcera nel guscio freddo e livellatela con una spatola
- Pelate e tagliate il kiwi a fette sottili
- Tagliate la banana a rondelle e tuffatela in acqua e limone
- Guarnite la crostata con la frutta fresca e lasciatela riposare in frigo.

mercoledì 25 gennaio 2017

Polpette al sugo, ricetta della nonna


Le polpette al sugo sono un classico della domenica, sempre molto apprezzate da grandi e piccini.
Il sugo di cottura delle polpette ha un sapore e un profumo unico e usato come condimento rende ogni piatto di pasta davvero speciale.
Io amo mangiare le polpette al sugo direttamente nel piatto con la pasta: un vero e proprio piatto unico, sostanzioso e saporitissimo.
La ricetta che vi lascio oggi è quella delle mie nonne! Infallibile!


Polpette al sugo
- 500 g di polpa di manzo macinata
- 100 g di mollica di pane raffermo
-1/2 bicchiere di latte
- 2 uova
- 50 g di parmigiano grattugiato
- 1 ciuffo di prezzemolo
- 1 o 2 spicchi di aglio (facoltativo)
- Sale
- Pepe (facoltativo)

Per il sugo di pomodoro
- 1 litro di passata di pomodoro
- 1 cipolla media
- 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
- qualche foglia di basilico fresco
- Sale (se occorre)



- Lasciate ammorbidire la mollica di pane nel latte
- Tritate finemente il prezzemolo
- Tritate finemente anche l'aglio

Nota
- Se preferite potrete addizionare anche un trito di cipolla all'impasto, anche in sostituzione dell'aglio


- Addizionate il pane raffermo alla carne e mescolate fino a rendere il tutto omogeneo
- Aggiungete anche il formaggio grattugiato


- Addizionate le uova, il prezzemolo e l'aglio (o la cipolla) tritati, il sale e il pepe
- Impastate bene il tutto, fino a ottenere un composto omogeno e ben amalgamato
- Formate le polpette e disponetele man mano su un piatto


- Versate la passata di pomodoro, con la cipolla, l'olio e il basilico in una casseruola, poi portate al bollore a fiamma dolce
- Come la passata di pomodoro bolle addizionate delicatamente le polpette, facendo attenzione che non si sovrappongano le une sulle altre
- Cuocete a fiamma dolce, con coperchio semi aperto, per almeno 18-20 minuti
- Servite calde o fredde le vostre polpette al sugo

lunedì 23 gennaio 2017

Gnocchi al semolino gratinati


La settimana scorsa ho postato un piccolo tutorial per la realizzazione degli gnocchi al semolino.
Qualcuno mi ha chiesto come li ho conditi.
Ebbene, eccovi la mia idea.
Ho usato i bianchi d'uovo avanzati proprio dall'impasto degli gnocchi per creare una panatura croccante e molto saporita.
Per la serie... non si butta via niente.

Da oggi e per due settimane partiranno una serie di post programmati su questo blog. Sarò fuori diversi giorni e senza pc, quindi non avrò modo di correggere o passare per i blog amici. Salvo quel poco che riuscirò a fare con il cellulare.


Gnocchi al semolino gratinati alla panna, formaggio e albume
Dosi per 4 persone
- 600 g di gnocchi al semolino (vedi ricetta qui)
- 2 albumi d'uovo
- 500 ml di panna da cucina
- 60 g di formaggio grattugiato
- Sale

- Disponete gli gnocchi in una pirofila da forno
- A parte battete gli albumi d'uovo, poi miscelateli con la panna e aggiunte il formaggio grattugiato (a piacere potrete aggiungere anche erbe aromatiche e spezie varie)
- Versate il composto sugli gnocchi, cospargete con altro formaggio e infornate a 190°C per circa 20 minuti, o fino a che non si sarà una bella crosticina dorata.

venerdì 20 gennaio 2017

Come fare la crema pasticcera in modo perfetto


Dopo la ricetta base della mia pasta frolla oggi vi posto quella della crema pasticcera.
La crema pasticcera è un vero e proprio dessert da gustare al cucchiaio in eleganti coppette: tal quale o abbinata alla frutta, arricchita con sciroppi oppure su una base liquorosa di pandispagna.

Ingrediente base per farcire praticamente qualunque tipo di dolce, questa crema può essere usata come più vi piace, da sola oppure arricchita con qualche cucchiaio di panna per dolci, la potrete rendere più golosa con l'aggiunta di cioccolato, aromatizzarla con un liquore a vostra scelta.

La crema pasticcera è dunque una preparazione base della pasticceria molto versatile e molto gradita.
Per la riuscita perfetta della crema pasticcera bastano pochi accorgimenti e l’utilizzo di ingredienti freschi e di qualità.
Per comodità vi riporto anche le mie dosi e una serie di consigli per avere una crema perfetta!


Crema pasticcera, ricetta base
Per la dose da 4 uova
- 500 ml di latte
- 4 tuorli
- 175 g di zucchero semolato
- 40 di fecola (50 per una crema più densa)
- La buccia di 1/2 limone
- 1/2 bacca di vaniglia o qualche goccia di essenza

Per la dose da 6 uova
- 750 ml di latte
- 6 tuorli
- 260 g di zucchero semolato
- 75 g di fecola
- La buccia di 3/4 di un limone
- 1/2 bacca di vaniglia o qualche goccia di essenza

Per la dose da 3 uova
- 400 ml di latte
- 3 tuorli
- 135 g di zucchero
- 30 g di fecola
- La buccia di 1/2 limone
- 1/2 bacca di vaniglia o qualche goccia di essenza

Per la dose da 1 uovo
- 135 g di latte
- 1 uovo
- 45 g di zucchero semolato
- 10 g di farina
- la buccia di 1/3 di limone
- 1/3 di bacca di vaniglia o qualche goccia di essenza


- Versate il latte in un pentolino con la buccia del limone tagliata a strisce
- Aprite i tuorli in un tegame di capienza idonea e dal fondo spesso

 - Portate al bollore il latte
- Addizionate lo zucchero semolato ai tuorli



 - Lavorate i tuorli con lo zucchero, con una frusta a mano, fino a che il composto diventa chiaro e spumoso

- Addizionate la fecola, setacciandola con un colino.


- Lavorate sempre con una frusta in modo per amalgamare la fecola al composto di uova e zucchero


- Versate il latte caldo a filo, inizialmente poco per volta, lavorando bene per evitare la formazione di grumi, poi aggiungete tutto il latte.

 - Aggiungete anche le bucce di limone, per una crema ancora più profumata.


- Addensate la crema a fiamma dolce, rigirando spesso per evitare che si attacchi al fondo di cottura.
- Trasferite la crema in una ciotola e lasciatela raffreddare con pellicola a contatto


Trucchi e segreti
- Per una crema più chiara e vellutata usate solo fecola di patate e mai la farina
- Se la vostra crema viene grumosa (Foto a sinistra) basterà passarla con un mixer a immersione perché acquisti subito l'aspetto liscio e vellutato (foto a destra)
- La crema  pasticcera si conserva in frigo per 3-4 giorni, coperta con una pellicola per alimenti a contatto
- La crema pasticcera può essere tranquillamente congelata in contenitori a chiusura ermetica. Tiratela fuori dal freezer il giorno primo del suo utilizzo e tenetela in frigo.
- Se nel fare la crema avete dimenticato la fecola (capita a volte), questa può essere aggiunta tranquillamente durante la cottura, lentamente e a pioggia, rigirando la crema per far si che si che tutti gli ingredienti si amalgamino alla perfezione.

mercoledì 18 gennaio 2017

Panzerotti di pasta di pizza con mozzarella e pomodoro


Quando impasto la pizza, preparo sempre quantità maggiori a quella che mi serve.
Metto la pasta in frigo e nei 2-3 giorni successivi la uso all'occorrenza per piccoli sfizi rustici.
E' il caso di questi piccoli calzoni, realizzati con pasta per pizza maturata in frigo 48 ore.
Il lungo riposo a temperature fredde rende l'impasto elastico, e può essere steso in modo molto sottile. In particolare, il ripieno dei panzerotti fa si che la pasta resti morbida e umida, nonostante sia tirata a pochi millimetri di spessore.


Panzerotti di pasta di pizza con mozzarella e pomodoro
- Pasta di pizza fatta riposare in frigo per almeno 24 ore (qui la ricetta della mia pizza a lievitazione lenta)
- Salsa di pomodoro
- Scamorza
- Origano
- Sale
- Olio

- Preparate il ripieno mescolando il pomodoro, l'origano, il sale e l'olio.
- Tagliare la scamorza a pezzi molto piccoli
- Prelevate piccole porzioni di impasto e stendetele in modo molto sottile con un mattarello, su un piano leggermente infarinato.
- Distribuire sul centro di ogni dischetto un cucchiaino di salsa e qualche cubetto di scamorza, richiudere a mezza luna, ripiegare i bordi all'interno del calzone e sigillare con i rebbi di una forchetta.
- Infornare i panzerotti a 190°C fino a cottura (i bordi devono risultare belli dorati)
- Servire i panzerotti caldi o freddi.

lunedì 16 gennaio 2017

Gnocchi al semolino o gnocchi alla romana



Gli gnocchi al semolino, o gnocchi alla romana, sono un piatto tipico della cucina laziale. Facili da realizzare, si preparano appunto con il semolino, il latte, il formaggio (pecorino e/o parmigiano) e, a piacere, con tuorli d'uovo.
Gli gnocchi al semolino si lasciano gustare tal quali, semplicemente conditi con burro e parmigiano, ma anche con un ragù bianco o rosso.

Gnocchi al semolino
- 250 g di semolino
- 1 litro di latte
- 2 tuorli d'uovo
- 40 g di burro
- Noce moscata
- Sale




- In una capiente casseruola, versate il latte e addizionate la noce moscata
- Portate il latte al bollore, poi versate a pioggia il semolino, rigirando contemporaneamente per evitare la formazione di grumi
- Dovessero formarsi dei grumi, usate il mixer a immersione per rendere tutto più liscio e omogeneo


 - Cuocete il composto fino a che questo non si staccherà dalle pareti della casseruola
- Lontano dal fuoco addizionate i tuorli d'uovo e amalgamate bene, anche con frullatore a immersione.


- Aggiungete anche il burro e 50 g di formaggio, e se preferite potrete aromatizzare con erba cipollina e altre spezie.
- Amalgamate per bene il tutto, poi stendete il composto in una teglia, lasciate solidificare, poi formate gli gnocchi con un tagliapasta




- In alternativa potrete prelevare delle piccole porzioni di impasto e fare delle piccole palline
- Gli gnocchi al semolino possono essere tranquillamente surgelati, avendo cura di sistemarli prima su un vassoio e lasciarli in freezer per circa 30 minuti; poi si sistemano in buste da congelatore
- Al momento del loro uso, gli gnocchi andranno tuffati in acqua bollente ancora surgelati.



venerdì 13 gennaio 2017

Muffin gusto snickers: un riciclo goloso


Anche quest'anno i miei piccoli hanno ricevuto calze della Befana cariche di dolciumi. Per riciclarne qualcuno ho pensato di farci dei muffin! Questi di oggi sono al gusto snickers, ma potrete utilizzare anche le barrette dei mars o quelle dei bounty!
In questi muffin gusto snickers il sapore delle nocciole, del caramello e del cioccolato si sente eccome e rendono la merenda ancora più golosa e piacevole!
Buon fine settimana a tutti, ci si rilegge lunedì!


Muffin gusto snickers
Dosi per 4-5 muffin giganti
- 140 g di farina 00
- 1 uovo
- 100 ml di latte
- 80 g di zucchero semolato
- 50 ml di olio di semi
- 1/2 bustina di lievito per dolci vanigliato
- 1 barretta di snickers

- Pesare gli ingredienti secchi: farina, zucchero e lievito
- Miscelare gli ingredienti liquidi: l'uovo, il latte e l'olio
- Tritate la barretta al cioccolato in maniera grossolana
- Versare gli ingredienti secchi sul quelli liquidi e miscelare velocemente, poi aggiungere i pezzi di snickers
- Versare nei pirottini per i 3/4 della loro altezza e infornare a 170°C per 22 minuti circa (per i muffin giganti) 18-20 minuti (per muffin più piccoli)

Note
- Potrete utilizzare anche due barrette di snickers, in questo caso mettete la metà delle barrette  nell'impasto e metà distribuitelo sulla superficie dei muffin prima di infornare

mercoledì 11 gennaio 2017

Pasta per pizza a lievitazione lenta

                      

Anni fa (molti anni fa) preparavo la pizza in giornata: impastavo di primo pomeriggio e facevo lievitare fino a sera, in genere vicino a qualche calorifero, utilizzando il classico mezzo cubetto su 1 chilo di farina.  So che in molti usano ancora questo sistema che è per me oramai un lontano ricordo.
Pian piano si imparano tante cose, il web aiuta tanto in questo, e il bello dei blog è proprio la condivisione e lo scambio di trucchi e segreti in cucina.

Quindi, siccome sto costruendo pian piano la sezione "impasti base" che in queste pagine virtuali mancava, vi lascio oggi la ricetta della mia pizza a lievitazione lenta, con un piccolo tutorial fotografico.

La lievitazione lenta della pasta per pizza permette di avere un prodotto, prima di tutto, più digeribile ma anche più appetitoso e leggero.
Le quantità di lievito di birra da utilizzare devono essere davvero scarse: io vi ho indicato da 3 (in estate) a 7 g (in inverno) di lievito di birra, ma ho preparato impasti anche con ancora meno lievito nei periodi più caldi.
Se proprio volete impastare in giornata, fatelo di mattina presto e sempre con pochissimo lievito.
Io se non ho almeno questo tempo minimo preferisco rinunciare alla pizza.


Pizza a lievitazione lenta
- 1,5 Kg di farina 00
- 3/7 g di lievito di birra (le quantità dipenderanno dalla temperatura ambientale)
- 700/800 g di acqua (per un impasto molto morbido)
- 500/600 g di acqua (per un impasto più sostenuto)
- 20 g di sale
- 1 cucchiaino raso di zucchero semolato
- 1/3 di un bicchiere di olio extravergine di oliva


 - Per prima cosa sciogliete il lievito in una tazzina con un cucchiaino di zucchero.

Nota: quando compro il lievito di birra lo riduco in tanti piccoli pezzi e lo congelo. All'occorrenza, tiro fuori un pezzetto e, ancora congelato, lo sciolgo con lo zucchero.  Uso questo sistema per qualunque impasto devo fare con lievito di birra. Vi assicuro che funziona tantissimo.


- Versate i 2/3 dell'acqua nella ciotola dell'impastatrice, il lievito sciolto e l'olio extravergine di oliva

Nota: per le quantità di olio da aggiungere non risparmiate, l'olio ci deve essere per una pizza più gustosa
Nota 2: l'acqua che userete dovrà essere tiepida


- Sciogliete il sale in poca acqua tiepida, presa dal totale e versatela nella ciotola come la massa inizia a stare insieme (vedi foto sopra)
- A questo punto, se serve altra acqua addizionatela


 - Fate impastare la massa a velocità minima, massimo 1 (inutile sparare la planetaria a velocità superiori, rischiate solo di scaldare troppo l'impasto; se ci pensate anche le vostre mani non lavorano a quelle velocità)
- Se volete un impasto più morbido (come quello della foto a sinistra) allora usate 700/800 g di acqua: in questo caso, quando stenderete la pasta dovrete prima ungervi per bene le mani con olio; il risultato sarà un pizza estremamente morbida, anche se tirata molto sottile.
Nota: questo tipo di impasto mi è stato suggerito da una panettiera che pensate lavora a mano, battendo la massa in una grossa ciotola (lavoro faticosissimo se fatto a mano).

- Se volete un impasto più sostenuto (come quello della foto a destra), allora usate 600/600 g di acqua; avrete comunque una pizza bella morbida, perché altrettanto idratata.

- Trasferite la pasta in una ciotola unta, coprite con pellicola alimentare e trasferite in frigo per almeno 24- 48 ore.


- Tirate la pizza dal frigo (foto sopra) la mattina e lasciatela lievitare fino a primo pomeriggio, poi stendete nelle teglie e infornate in serata.


Impasto a mano:
- Se volete impastare la vostra pizza a mano: fate la fontana con la farina e versate i 2/3 dell'acqua con il lievito e l'olio
- Iniziate a impastare aggiungete il sale sciolto nell'acqua come la massa sta insieme
- Se serve altra acqua addizionatela ora
- Per la pizza più idratata dovrete impastare in una larga ciotola, battendo energicamente l'impasto contro le pareti della ciotola
- In alternativa, potrete impastare su spianatoia, polverizzando con la farina all'occorrenza.
- Per avere una buona pizza, dovrete impastare energicamente per almeno 15-20 minuti.
- Per i resto: proseguite come indicato nell'impasto a macchina.

lunedì 9 gennaio 2017

Gnocchi di patate con ragù di spezzatino


Buongiorno e buon lunedì.  
Sono giorni molto freddi questi! Ideali per preparare primi piatti come quello che vi presento oggi.
Un classico della domenica, che si gusta bene anche durante la settimana.
Il ragù di spezzatino ha un profumo e un sapore unico e si presta per condire non solo gli gnocchi di patate ma anche diversi formati di pasta e la polenta.

Gnocchi di patate con ragù di spezzatino
Ingredienti per 4 persone

Per gli gnocchi di patate 
- 1 Kg di patate
- 250 g circa di farina 00
Per il ragù allo spezzatino
- 600 g di spezzatino di vitello
- 1 cipolla
- 1 costa di sedano
- 1 carota
- 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
- 2 litri di passata di pomodoro
- Sale
- Pepe

Per il ragù di spezzatino
- Preparate un trito con la cipolla, il sedano e la carota
- Saltate il trito in una casseruola dai bordi alti e, come la cipolla diventa tenera, aggiungete lo spezzatino
- Lasciate rosolare per bene la carne, salate e pepate, poi versate la passata di pomodoro.
- Fate cuocerete il ragù a fiamma molto bassa, deve appena sobbollire, con coperchio lievemente alzato, rigirando ogni tanto, per circa 50 minuti. 

Nota: potrete anche sfumare la carne, dopo che è ben rosolata, con 1/3 di bicchiere di vino bianco secco.

Per gli gnocchi di patate
- Fate la fontana con la farina su una spianatoia
- Cuocete le patate in abbondante acqua, fino a che saranno diventate tenere (circa 40 minuti), poi spegnete, pelatele e passatele allo schiacciapatate al centro della fontana di farina
- Iniziate a impastare, aiutandovi con una spatola, inizialmente, perché gli gnocchi saranno molto caldi.
- Impastate bene per ottenere un panetto morbido e omogeneo, aggiungete pochissima farina solo se necessario e cioè se il composto dovesse risultare estremamente appiccicoso (ma con le dosi sopra riportate non dovreste avere problemi).
- Confezionate gli gnocchi. Prelevate piccole porzioni di impasto e allungate dei salsicciotti doppi un dito, quindi tagliate gli gnocchetti e trasferiteli su un piano infarinato
- Cuocete gli gnocchi in abbondante acqua salata, e scolateli come vengono a galla
- Condite gli gnocchi con il ragù e servite con formaggio pecorino



venerdì 6 gennaio 2017

Come riciclare il panettone e il pandoro di Natale: torta al panettone aromatizzata al liquore

Torta al panettone

Buongiorno  e buona Epifania! 
La befana quest'anno oltre alle calze ci ha portato anche una bella nevicata! Evento raro qui dove vivo!!
Quindi scrivo a volo questo post e corro fuori a giocare con i bimbi che aspettavano la neve da tanto tempo.

Vi lascio questa belle idea di riciclo panettone o pandoro.
Ho preso spunto da una torta di pane realizzata dalla mitica Nigella, io ho usato un panettone avanzato e ne è venuta fuori una torta molto ma molto buona.
Non vi preoccupate se il panettone vi sembrerà tanto: i pezzi bagnati con la crema si compatteranno e in cottura diventeranno un tutt'uno regalando il bell'effetto che vedete nella foto sotto.
Naturalmente potrete arricchire la torta con frutta secca o altri aromi a vostra scelta.
Nella versione al pandoro potrete usare delle gocce di cioccolato o della bagna al caffè e latte!
Provatela e vi sorprenderà!


Torta al panettone aromatizzata al liquore
- 800 g di panettone all'uvetta
- 3 uova
- 100 ml di panna per dolci
- 500 ml di latte
- 50 g di zucchero di canna + 2 cucchiai per lo spolvero
- 2-3 cucchiai di liquore rum


- Tagliare il panettone in cubetti grossi e disporli in una teglia
- Se la teglia è di ceramica dovrete imburrarla leggermente, se in silicone non occorre fare questa operazione


- A parte, battete le uova e versate il latte, la panna, lo zucchero di canna e il liquore
- Poi versate molto lentamente il composto sui pezzi di panettone


- Con le mani o il dorso di un cucchiaio, compattate i pezzi di panettone in modo che assorbano il liquido cremoso
- Lasciate riposare per 20 minuti circa, poi cospargete con lo zucchero di canna e infornate in forno pre-riscaldato a 170°C per circa 40 minuti: dovrà formarsi una bella crosticina croccante
- Sfornate il dolce e lasciatelo intiepidire prima di sformare
- Servite tiepido o freddo di frigo (noi lo abbiamo apprezzato di più freddo di frigo.


Nota: se volete usare il pandoro allora cospargete la superficie con gocce di cioccolato fondete, prima di versare la crema. Per il resto, proseguite come sopra.