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giovedì 21 novembre 2019

Brioche dolce al latte ricetta veloce


Eccoci al nostro secondo appuntamento mensile con gli amici del granaio. Questo giovedì vi presento una brioche facile e veloce da realizzare, che è piaciuta tantissimo ai miei bambini, tanto che ho dovuta replicarla come è finita. 

Nonostante la velocità di esecuzione di questo lievitato, dovuta soprattutto alla presenza del lievito disidratato, la brioche si è mantenuta morbida e saporita anche il giorno dopo. Come vedrete la sua preparazione è piuttosto semplice e l'impasto può essere lavorato tranquillamente anche a mano.
I bambini hanno gustato la brioche con la nutella….. io, rigorosamente, con la mia confettura home made 🍒 😋😋. 
Alla prossima!!!! 



Brioche dolce al latte
Ingredienti per 4 persone
- 300 g di farina 0
- 150 g di latte
- 50 g di zucchero semolato 
- 30 g di olio di semi 
- 1 bustina di lievito di birra disidratato
- 1 uovo 
- 1 pizzico di sale

Per pennellare
- latte quanto basta
- zuccherini 


Procedimento
- Mescolate insieme la farina, il pizzico di sale, lo zucchero e il lievito di birra disidratato
- Aggiungete l'uovo, il latte e l'olio 
- Impastate fino a ottenere un panetto omogeneo ed elastico. 
- Fermate la macchina e coprite con un canovaccio pulito, oppure, se impastate a mano, fate una palla e riponetela a lievitare in una ciotola unta con poco olio. 
- Lasciate lievitare la pasta fino al raddoppio del volume
- Riprendete la pasta e rovesciatela su un piano infarinato
- Dividete la pasta in tre parti uguali con i quali farete dei filoni da intrecciare.
- Adagiate la brioche su una teglia rivestita di carta forno, coprite con pellicola per alimenti e lasciate lievitare ancora 25-30 minuti
- Quando la brioche sarà lievitata, pennellatela con il latte e cospargetela con gli zuccherini
- Infornate la brioche, in forno già caldo a 180°C per circa 35-40 minuti (se notate che i colorano troppo coprite con alluminio). 
- Sfornate e lasciate raffreddare su una gratella 


Ecco le altre ricette che troverete nel paniere di oggi



mercoledì 13 novembre 2019

Zucca essiccata con l'essiccatore e conservata sottolio



Lo scorso anno ho realizzato questa conserva con fette di zucca essiccate con l'essiccatore. Naturalmente, ho dovuto aspettare per farvi vedere la ricetta perché ho aperto i vasetti quando il tempo della zucca era oramai terminato e solo allora ho potuto constatare la bontà di questa conserva.

La zucca essiccata sottolio è ottima come contorno oppure da servire negli antipasti sui crostini di pane, è ottima per farcire torte salate, cake rustici oppure i lievitati. 

Anche se l'essiccatore consente di velocizzare i tempi e ottenere prodotti più uniformi, le fette di zucca disidratate si possono ottenere comunque in forno casalingo. 
Vediamo insieme come fare questa conserva. 


Zucca disidratata sottolio
Cosa occorre 
- Per la disidratazione della zucca con essiccatore (o con forno casalingo) seguite le istruzioni a questo post 
- Miscela di acqua e aceto in proporzione 1-2 (cioè per ogni litro di acqua serviranno 2 litri di aceto) da calcolare in base alla quantità di zucca disidratata.
- Spezie  e aromi a piacere
- Olio extravergine di oliva di qualità
E ancora
- Vasetti di vetro lavati e sanificati con tappo a vite

Procedimento
- Portate a bollore la miscela di acqua e aceto e tuffatevi le fette di zucca essiccate, scottandole per alcuni minuti.
- Se volete usare delle spezie (pepe, rametti di timo, rosmarino, aglio, peperoncino o altro) anche queste devono essere scottate in acqua e aceto con le fette di zucca.
- Scolate le fette di zucca e gli aromi e fateli gocciolare bene dall'acqua di cottura.
- Fate asciugare le fette di zucca all'aria (io le ho ripassate nell'essiccatore a 40 °C, se usate il forno asciugatele alla temperatura minima).
- Invasate le fette di zucca, insieme agli aromi, nei vasetti di vetro puliti, pressando bene con le mani.
- Riempite i vasetti fino a 2,5 cm dal bordo.
- Versate l'olio extravergine di oliva fino a coprire le fette disidratate.
- Chiudete con il coperchio e lasciate riposare per una notte
- Il giorno successivo procedete al rabbocco dell'olio dove serve
- Richiudete i vasetti, etichettateli e conservateli in un luogo buio e al riparo dall'umidità
- Attendete almeno due mesi prima di iniziare a consumare la vostra zucca disidratata
- La conserva deve essere consumata entro 8-10 mesi dalla sua realizzazione.

Note importanti
- Come per tutti i sottoli la scottatura in acqua e aceto è basilare per garantire la sicurezza sanitaria della conserva, grazie al potere antimicrobico dell'aceto.
- Per lo stesso motivo anche spezie e aromi devono essere preventivamente scottati in acqua e aceto

giovedì 7 novembre 2019

Pane bianco a lievitazione naturale


Eccoci con un nuovo appuntamento con gli amici del Granaio! Per questo primo giovedì vi propongo il mio pane bianco a lievitazione naturale, realizzato con sola farina 00. Un pane semplice, ideale per farci la scarpetta, per accompagnare salumi e formaggi o per essere gustato semplicemente con un filo d'olio. Questo è il mio pane preferito anche per fare le bruschette. 

Naturalmente, potrete realizzare questo pane anche con del lievito di birra ma ovvio che non avrete quel sapore e quella conservabilità unica, conferito dal lievito madre.


Pane bianco a lievitazione naturale 
- 500 g di farina 0
- 100 g di pasta madre
- 300 ml di acqua a temperatura ambiente
- 10 g di sale fino

                                                   


- Nella ciotola dell'impastatrice, miscelate la farina e l'acqua
- Mescolate velocemente a bassa velocità, poi coprite e lasciate riposare per circa 40 minuti.
- Trascorso questo tempo, addizionate il lievito madre spezzettato e iniziate a impastare.
- Lasciate lavorare la macchina per almeno una ventina di minuti: alla fine dovrete avere un impasto morbido, elastico e omogeneo.
- Spegnete l'impastatrice, fate una palle e mettetela in una ciotola precedentemente unta con poco olio.
- Coprite con pellicola e lasciate riposare l'impasto a temperatura ambiente per un paio d'ore, durante le quali farete le pieghe in ciotola tre volte ogni 40 minuti (spiego qui come fare)
- Trascorse le due ore, e fatta l'ultima piega, trasferite la ciotola (sempre coperta con la pellicola alimentare mi raccomando), in frigorifero per un periodo variabile che può andare dalle 12 alle 48 ore.
- Il mattino seguente, estraete la ciotola dal frigo e senza toccare la pasta lasciatela ambientare per 2 ore.
- Rovesciate la pasta sulla spianatoia infarinata, appiattite delicatamente il panetto e poi fate un giro di pieghe: tirate un lembo del pane e lo portate al centro e fate lo stesso con l'altro lato.
- Adagiate la forma di pane in un cestino rivestito con un canovaccio pulito, cosparso di farina, coprite bene (una bella copertina in pile è l'ideale) e lasciate lievitare il luogo caldo fino a che non è pronto (ve ne accorgerete quando la superfice inizia a spaccare)
- A questo punto, pre-riscaldate il forno alla massima potenza (io ci ho messo anche la ciotolina con l'acqua per creare la giusta umidità).
- Rovesciate il pane sulla teglia cosparsa con farina di semola e infornate per i primi dieci minuti alla massima potenza, poi iniziate ad abbassare pian piano fino ad arrivare a 190°C con sportello semiaperto.
- Completate la cottura del pane, ci vorrà circa 1 ora: il vostro pane sarà pronto quando la crosta è dorata e se suonate con le nocche sul suo fondo questo produce un rumore vuoto.

Ed ecco le altre ricette del paniere 

martedì 5 novembre 2019

Ciambellone al cacao al liquore strega


Oggi il mio angolino virtuale compie 9 anni!!! Sembra ieri quando decisi di aprire un blog di cucina per pubblicare ricette di famiglia e i mie esperimenti culinari. 
Ci sono stati periodi in cui ho postato pochissimo e altri nei quali ho quasi deciso di chiudere il blog, ma questo spazio culinario mi mancava ogni volta, motivo per il quale ho voluto continuare lungo questo cammino che per me è sempre motivo di provare e fare cose nuove. 

 Ringrazio quanti mi hanno seguito in questi anni e che continuano a farlo (per fortuna siete ancora in tanti 😀) e tutte le mie colleghe e i colleghi blogger che passano sempre (ma anche occasionalmente) su queste pagine

Per festeggiare questi 9 anni, vi lascio la ricetta di questo ciambellone profumato e goloso. Ho usato il liquore strega, prodotto nel Beneventano e conosciuto in tutta Italia. 
Uso il liquore strega in moltissimi miei dolci, come nel tronco di castagne , per i ripieni cremosi al liquore nella piccola pasticceria, per la famosa zuppetta napoletana (c'è anche la versione al pandoro se vi piace), nelle crostate, nel panettone al mais e nella pigna pasquale (dove non può assolutamente mancare). 



Ciambellone al cacao al liquore strega 
- 7 uova M
- 100 ml di liquore strega
- 120 ml di olio di semi
- 200 g di zucchero semolato
- 250 g di farina 00
- 50 g di cacao amaro
- 1 bustina di vanillina
- 1 bustina di lievito per dolci
- 1/2 cucchiaino di cremor tartaro

Nota
- Potrete anche aggiungere delle gocce di cioccolato fondente se lo preferite

Procedimento
- Separate i tuorli dagli albumi e montate questi ultimi a neve ferma con il cremor tartaro
- A parte, montate i tuorli con la vanillina fino a che il composto sarà diventato gonfio e chiaro
- Aggiungete il liquore strega, sempre continuando a battere e successivamente l'olio di semi
- A questo punto, addizionate lo zucchero, poco per volta, sempre con le fruste in movimento
- Spegnete la macchina e addizionate la farina, il lievito e il cacao precedentemente miscelati e passati al setaccio.
- Amalgamate i composti con movimenti rotatori per non smontare l'impasto.
- Infine, aggiungete gli albumi a neve, sempre con una spatola e mescolando la massa delicatamente.
- Versate il composto in uno stampo da chiffon cake (senza imburrare) e cuocete il dolce a 170-180°C (pre-riscaldato), funzione ventilato, per circa 45 minuti.
- Verificate sempre la cottura del dolce con uno stecco di legno
- Sfornate il dolce e capovolgetelo subito per farlo raffreddare
- Sformate il ciambellone quando è freddo, cospargetelo di zucchero a velo e servite.



sabato 2 novembre 2019

Crocchette finger food di rape e patate


Per questo mese di novembre il team dell'Italia nel Piatto vi propone una ricetta della tradizione oppure una ricetta realizzata con un prodotto tipico regionale in versione finger food
Il finger food, ovvero il cibo che si lascia mangiare con le mani, ha avuto negli ultimi anni un enorme successo, in particolare nei buffet di cerimonie. 
Il finger food piace, perché è piccolo, è bello da mostrare e, soprattutto, molto versatile nella sua preparazione. 

Per l'occasione io ho deciso di proporvi un classico della cucina povera campana, appunto rape e patate, trasformato in deliziose crocchette da servire ai propri ospiti per un aperitivo o un buffet. 


Crocchette finger food di rape e patate
- 400 g di patate
- 200 g di cime di rape
- 1 uovo
- 40 g di formaggio grattugiato
- peperoncino
- 1 spicchio d'aglio
- Olio extravergine di oliva
- Pangrattato quanto basta

Procedimento
- Spuntate i broccoli di rape e lavateli sotto l'acqua corrente
- Soffriggete lo spicchio d'aglio nell'olio e quando è diventato dorato tuffatevi le cime di rapa (fate attenzione agli schizzi, coprite subito con un coperchio)
- Cuocete le cime di rapa finché saranno diventate tenere
- A metà cottura eliminate l'aglio, salate e insaporite con il peperoncino

- A parte, mettete le patate in una casseruola con l'acqua fredda e cuocete fino a che non saranno diventate tenere (fate la prova con i rebbi di una forchetta: se affonda nella patata allora questa è cotta)
- Pelate le patate e passatele ancora calde allo schiacciapatate, poi fatele raffreddare

- Mescolate le patate schiacciate con l'uovo, il formaggio e i broccoli sminuzzati
- Aggiustate anche di sale
- Formate delle piccole palline, grosse quanto una noce, e adagiatele su una teglia con carta forno
- Cuocete le crocchette a 190°C per circa 20 minuti

Nota
- Naturalmente potrete anche friggere le crocchette di rape e patate in abbondante olio caldo.


Ed ecco le altre proposte regionali finger food 
Italia nel piatto: Aperitivo finger food