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lunedì 25 maggio 2015

Fiorellini di pasta bicolore

 

Ai miei figli piacciono tantissimo le paste ripiene, per questo, quando posso, non solo li coinvolgo nella realizzazione di tortellini e ravioli, ma cerco di rendere il tutto più allegro e colorato.
In questo caso abbiamo creato un vero e proprio giardino fiorito nei nostri piatti.
Una pasta semplice ma d'effetto, che farà la sua bella figura anche nella classica forma quadrata se non avete un tagliapasta a fiore.


Fiorellini di pasta bicolore
Per la pasta al pomodoro
- 160/170 g di farina di semola rimacinata circa
- 1 uovo
- 2- 3 cucchiai da tavola abbondante di triplo concentrato di pomodoro
- acqua tiepida all'occorrenza
Per la pasta gialla
- 160/170 g di farina di semola rimacinata circa
- 1 uovo
- 1-2 cucchiaini abbondanti di curcuma
- acqua tiepida quanto basta
Per il ripieno di magro
- 200 g di ricotta vaccina
- 1 uovo piccolo
- formaggio grattugiato abbondante (io un misto di grana e pecorino)
- Sale
- Pepe (facoltativo)
Per ripassare in padella
- Burro quanto basta
- Trito di erbe aromatiche (rosmarino, salvia, timo)
- Formaggio grattugiato
 
- Preparate la pasta rosa. Fate la fontana con la farina, rompete al centro l'uovo e battete con una forchetta, quindi addizionate il concentrato di pomodoro e iniziate a impastare aggiungendo acqua tiepida quanto basta per ottenere un panetto soffice e omogeneo. Lavoratelo bene, poi riponetelo sotto un canovaccio a riposare per almeno 30 minuti.
- Preparate la pasta gialla. Fate la fontana con la farina, rompete al centro l'uovo e battete con una forchetta, quindi addizionate la curcuma sciolta in poca acqua tiepida e iniziate a impastare, aggiungendo altra acqua per ottenere un panetto morbido e omogeneo. Lavoratelo bene, poi lasciatelo riposare per circa 30 minuti in una bustina per alimenti (in questo caso la pasta è meno umida di quella rosa, quindi va conservata in busta di plastica per preservarne l'umidità)
- Preparate il ripieno. Mescolate tutti gli ingredienti e tenete da parte.
- Preparate i fiorellini. Stendete la pasta in una sfoglia molto sottile, a 1-2 mm di spessore (io uso il mattarello, attività rilassante e distensiva), tagliarla a strisce larghe e disponete su metà strisce mucchietti di ripieno, adagiatevi sopra la seconda striscia di pasta e intagliate i fiorellini con un apposito tagliatapasta.
- Cuocete i fiorellini in abbondante acqua salata con un filo di olio, scolate dopo circa 10 minuti e ripassate in padella dove avrete fuso il burro aromatizzandolo alle erbe, addizionate abbondante formaggio e servite.

venerdì 22 maggio 2015

Biscotti al cioccolato

chocolate cookies

Da non crederci ma in casa ho ancora il cioccolato delle uova da smaltire. Quest'anno abbiamo veramente esagerato! Quindi ancora biscotti svuota dispensa (altre ricette qui e qui).
Ma per questi biscotti che vi presento oggi, andrò a comprare il cioccolato per farli e rifarli ancora:  croccanti al punto giusto, con quei pezzi di cioccolato (e usatene un bel po') che si sciolgono in bocca tra la frolla friabile. Se li volete più burrosi allora aumentate le dosi di burro per omettere il latte, ma vi assicuro che così non sono affatto duri, anzi hanno quella piacevole consistenza che non vi farà smettere di mangiarli.


Biscotti al cioccolato
Dosi per circa 30 biscotti
- 300 g di farina 00
- 1 e 1/2 cucchiaino di lievito per dolci
- 100 g di zucchero di canna
- 1 uovo
- 90/100 g di burro a temperatura ambiente
- Latte quanto basta
- un pizzico di sale
- Cioccolato quanto basta al latte e fondente
 
 
- Tritate grossolanamente il cioccolato
- Amalgamate tutti gli ingredienti e tanto latte quanto basta per avere un composto morbido e lavorabile (nel mio caso 5 cucchiai di latte, ma dipenderanno dalla farina e dalla grandezza dell'uovo), per ultimo aggiungete il cioccolato
- Formate tante piccole palline, poco più grandi di una noce, e disponetele su una placca rivestita di carta forno
- Infornate a 180°C, in forno ben caldo, per circa 15 minuti (attenzione, devono solo colorire, non li stracuocete)
 
Note
- I biscotti vi sembreranno duri appena sfornati, acquisteranno la loro morbidezza una volta freddi, conservateli in scatole di latta, il giorno dopo saranno più buoni.
- Attenzione alle quantità di zucchero: se usate solo cioccolato al latte allora vanno bene le quantità sopra riportate, altrimenti aumentate le dosi se preferite il cioccolato fondente
- Se preferite biscotti più morbidi e friabili aumentate le dosi di burro a 190 g, in questo caso però omettete il latte

mercoledì 20 maggio 2015

Muffin al tonno


Eccomi anche questo mese all'appuntamento con "the recipe - tionist" di Elisa. Ad ospitarci nella sua cucina è questa volta Giulietta e da lei ho trovato questa sfiziosa ricetta di muffin al tonno. Velocissimi da preparare, questi muffin sono davvero molto buoni; i miei sono finiti in un lampo nelle bocche voraci di alcuni amici venuti a cena.
Non ho cambiato nulla della sua ricetta, ho solo usato la ricotta come formaggio (lei consiglia un formaggio spalmabile) e li ho fatti in versione grande, mentre Giulietta ha preparato dei mini muffin.


Muffin al tonno
Ricetta di Giulietta
Dosi per circa 10 muffin grandi
- 125 g di farina 00
- 9 g di lievito istantaneo per torte salate
- 2 uova
- 60 ml di latte
- 40 g di formaggio spalmabile (io ho usato 50 g di ricotta)
- 1 scatoletta di tonno
- Erba cipollina (la mia essiccata)
- Sale e pepe
- Burro per gli stampi

Per la decorazione
- 200g di formaggio spalmabile (io stessa quantità di ricotta)
- Un goccio di latte
- Bottarga (non ne avevo)

- Battete le uova con il latte, l'erba cipollina, il sale e il pepe.
- Unite la ricotta o il formaggio cremoso a vostra scelta, quindi i componenti secchi (farina, e lievito), e per ultimo il tonno.
- Versate nei pirottini oppure nello stampo porta muffin ben imburrato e infarinato, quindi infornate a 200°C per circa 15/20 minuti
- Preparate la crema mescolando gli ingredienti e spalmatela sui muffin freddi

Con questa ricetta partecipo a "the recipe-tionist" di maggio

martedì 19 maggio 2015

Pasta al pomodoro, timo, pancetta e pinoli

 

In un sabato pieno di cose da fare, tra cambi di stagione, grandi pulizie e corse dietro ai bimbi, sono arrivata all'ora di pranzo con una fame da lupi e voglia di un primo piatto buono ma veloce. Quando è così, vado proprio su quei sughetti sprint che sono tema di sfida dell'MTC di maggio.
Quindi seconda proposta per la gara lanciata da Paola, con una ricetta particolarmente aromatica per la gradita presenza del timo, che accompagna un sughetto al pomodoro arricchito con la pancetta di casa e una cascata di pinoli.
 
Il timo (Thymus L.)  è una pianta aromatica tipica delle aree mediterranee, ricca di olii essenziali, da cui l'intenso profumo, con riconosciute proprietà antisettiche.
 Il timo ricorda molto l'odore dell'origano, ma più intenso è penetrante all'olfatto. Non richiede grandi cure per la sua coltivazione, cresce in luoghi aridi e soleggiati, anche con poca presenza di terreno. La mia è in vaso ed è comunque rigogliosa, quindi potrete tenerla tranquillamente sul balcone di casa se non abitate in aperta campagna.
Usatela nei sughi, sulle carni e sui pesci alla griglia o per insaporire fresche salsette estive.

 
Pasta al pomodoro, timo, pancetta e pinoli
Dosi per 4 persone
- 350 g di pennette rigate
- 400 g di pomodori
- 80 g di pinoli
- 80 g di pancetta
- abbondante timo
- 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
- Sale
 
- Lavate e tagliate a metà i pomodori, riducete a cubetti la pancetta e staccate le foglioline al timo
- In una capiente saltapasta, scaldate l'olio d'oliva, addizionate la pancetta, lasciate insaporire l'olio giusto qualche istante, quindi addizionate i pomodorini*, il timo e una manciata di pinoli, aggiustate di sale e lasciate cuocere a fiamma media per circa 18/20 minuti
- Cuocete la pasta in abbondante acqua, scolatela molto al dente e ripassatela nella saltapasta, addizionando i pinoli
- Servite a piacere con timo fresco e consiglio anche l'uso di un buon pecorino grattugiato.
 
Nota
- *La pancetta deve cuocere insieme ai pomodorini in maniera da rilasciare il suo buon sapore al sughetto di cottura

Con questa ricetta partecipo all'MTC N48 di maggio


 

sabato 16 maggio 2015

Torta sette vasetti con fragole e panna

Torta sette vasetti

Se avete poco tempo e volete preparare un dolce per la domenica veloce, bello e goloso eccovi una torta sette vasetti arricchita al suo interno con le fragole (e la marmellata) e decorata altrettanto velocemente con la panna.
Ne ho preparata una a forma di cuore per la festa della mamma e l'ho poi replicata perché è piaciuta tantissimo.
Un dolce fresco, umido e nella sua semplicità buono e bello!
 
La ricetta della sette vasetti la troverete in rete facilmente, più o meno con le stesse proporzioni,  ma io ci tengo a precisare che ho preso spunto da qui, dove era anche consigliato l'uso della frutta all'interno del dolce, mia è solo l'aggiunta delle confettura.
Cito sempre la fonte delle mie ricette, anche quando sono di semplice ispirazione e le modifiche in qualche punto. Lo trovo un atto di correttezza e di educazione che non sempre ritrovo nei miei confronti, anche da parte di blogger che seguo e conosco da tempo.


Torta sette vasetti con fragole e panna
Fonte ricetta qui
- 1 vasetto di yogurt bianco
- 2 vasetti di zucchero scarsi
- 2 vasetti di farina 00
- 1 vasetti di fecola
- 1 vasetto scarso di olio di semi
- 1 bustina di lievito per dolci
- 3 uova
- un pizzico di sale
- Panna per decorare
- una decina di fragole
- 2 cucchiai da tavola di confettura (fragole oppure albicocca)
 
- Con una frusta a mano, mescolate le uova con lo yogurt, il pizzico di sale e l'olio, poi aggiungete lo zucchero, quindi le farine e il lievito setacciati, per ultimo addizionate la marmellata e le fragole tagliate e pezzi piccoli.
- Versate il composto in una teglia ben imburrata e infarinata e infornare a 170°C per circa 35 minuti, fate la prova stecchino, funzione statico i primi 20 minuti, passate poi a ventilato
- Sfornate e aspettate che diventi tiepido prima di sformare
- Quando il dolce è freddo decorare con la panna e le fragole
- Trasferire in frigo
 
Note
- La frutta all'interno del dolce tende a depositarsi sul fondo che quindi risulta un po' più umido e delicato, ma se aspettate che diventi tiepido non avrete problemi durante la sformatura.
- La torta è bellissima a forma di cuore

giovedì 14 maggio 2015

Sbrisolona pere e cioccolato, profumata agli agrumi

Crostata pere e cioccolato

Avevo questa ricetta in archivio, fatta un paio di settimane fa! Non ero molto contenta delle foto e in attesa di rifarla, perché mi è stata chiesta e richiesta più volte, volevo rimandare la pubblicazione del post. Poi ho cambiato idea e la pubblico lo stesso con gli scatti già fatti: tanto non credo di riuscire a farne dei migliori con il poco tempo che ho ultimamente.
La ricetta proviene da un numero di Alice Cucina di qualche mese fa, io ho apportato delle piccole modifiche ma vi riporto anche l'originale.

Stampo a cerchio LeCreuset

Sbrisolona pere e cioccolato
Dosi per uno stampo a cerchio apribile da 24 cm
Fonte ricetta con mie modifiche : alice cucina di novembre 2014
Per la base
- 200 g di farina 00
- 200 g di farina di mais
- 200 g di zucchero semolato
- 200 g di mandorle (io ho usato 100g di farina di mandorle)
- 100 g di burro (omesso)
- 100 g di strutto (per me140 g)
- 2 tuorli
- La scorsa di un limone (per me la scorza e il succo di un'arancia)
- 100 g di cioccolato fondente e 1 pera per la decorazione finale (che non ho fatto)
Per il ripieno
- 4 pere
- 150 g di cioccolato fondente
- la scorza di un limone
- 1 cucchiaino di cannella in polvere
- 1 cucchiaio di zucchero di canna
- 1 cucchiaio di succo di limone

- Preparare la base. In una ciotola raccogliete le mandorle tritate (o la farina di mandorle), le farine setacciate insieme, lo zucchero, i tuorli, lo strutto (e il burro ammorbidito se decidete di utilizzarlo), la scorza e il succo dell'arancia e lavorare brevemente per ottenere un composto bricioloso.
- Preparare il ripieno. Sbucciare le pere e tagliarle a pezzi piccoli, quindi raccoglietele in una ciotola con il succo e la buccia del limone, la cannello e lo zucchero e lasciate macerare per 10 minuti.
- Comporre il dolce. Rivestite uno stampo a cerniera con la carta forno e distribuire metà impasto sul fondo, sbriciolandolo. Adagiare sopra le pere e cospargere con il cioccolato tritato, coprire con l'impasto rimasto.
- Infornare a 180°C per 30-40 minuti, sfornare e lasciar raffreddare prima di sformare il dolce
- Decorare con il cioccolato fuso e la pera a fette.

Note
- Fate raffreddare bene il dolce prima di sformarlo perché è molto delicato, vi consiglio di passare la teglia fredda in frigo per una mezz'ora circa di procedere a sformare.
- Il dolce si gusta meglio se conservato in frigo

mercoledì 13 maggio 2015

Ciabatta di semola di grano duro con lievito di birra

Ciabatta di semola

Oltre a panificare con il lievito madre, utilizzo anche il lievito di birra, ma in quantità molto ridotte rispetto alle dosi indicate su molti testi di cucina. 
Certo il pane a lievitazione naturale ha tutto un altro sapore e una conservabilità migliore, ma quando ho poco tempo e necessità di portare a tavola il pane per il pranzo faccio impasti veloci come questo di oggi.
Nelle note vi riporto anche un piccolo consiglio (per chi già non lo sa) su come evitare sprechi sul lievito di birra.


Ciabatta di semola di grano duro
Ricetta tratta e modificata da: pane, pizze, focacce e torte salate, Giunti Demetra
Tempo occorrente: 3 ore circa
Dosi per 6 ciabatte
- 500 g di semola rimacinata di grano duro
- 8 g di lievito di birra
- 1 cucchiaino di malto
- 10 g di sale fino
- 1 cucchiaino raso di zucchero
- 400 ml circa di acqua
 
- In una tazzina da caffè, sciogliete il lievito di birra con lo zucchero
- Impastate farina, malto, i 3/4 del lievito sciolto (circa 2 cucchiaini) e 300 ml di acqua. Lavorate 5 minuti, poi lasciate riposare per mezz'ora.
- Trascorso il tempo di riposo, utile all'impasto il lievito rimasto e 100 ml di acqua (non tutta, potrebbe non servire), impastate per altri 5 minuti (io ho impasto per 10 minuti), dovrete ottenere un impasto soffice e omogeno, regolatevi con l'aggiunta di acqua o farina. Coprite e lasciate lievitare per 50-60 minuti.
- Trasferite l'impasto su un piano leggermente infarinato e sgonfiatelo delicatamente con i pugni chiusi, quindi fate una piega a libro. Coprite con un canovaccio e lasciate riposare 30 minuti.
- Dividete l'impasto in 6 pezzi e formate le ciabatte che disporrete su teglia rivestita di carta forno.
 
 
- Lasciate lievitare ancora 50-60 minuti, poi infornate a 220 °C, in forno ben caldo e con ciotolina di acqua, per i primi 2 minuti, abbassate la temperatura a  200°C e proseguite fino a doratura delle ciabatte, circa 15 minuti.
 
Note
- Ho pennellato con acqua alcune ciabatte (potrete anche usare olio) ed ho cosparso con origano e sale fino prima di infornare
- I tempi di lievitazione con il caldo potrebbe anche essere ridotti
- Un panetto di lievito di birra ha un peso di 25 g. Una volta prelevato quello che vi occorre congelate il resto e quando serve prelevatene quel tanto che basta tagliandolo con un coltellino, vi assicuro che il lievito è funzionante e attivo. In genere io lo sciolgo da congelato con un cucchiaino raso di zucchero.

lunedì 11 maggio 2015

Spaghetti al pomodoro con vongole e peperoni


Questo mese è di scena all'MTC la pasta al pomodoro e da buona campana non potevo che essere felice della scelta di Paola!
Sfida apparentemente facile, che in realtà mi ha messo subito in difficoltà.
Cosa proporre, a parte il solito e gustoso sughetto di pomodoro e basilico che in casa mia si prepara praticamente ogni giorno nel periodo estivo, con i pomodori dell'orto, e che proprio non stanca mai?
Azzeccato accostamento di sapori e velocità di preparazione, queste le due regole base per la realizzazione del piatto per la sfida!
 
Nel buio totale di idee, che accompagna sempre ogni inizio sfida MTC, mio marito mi propone un piatto che realizzo spesso d'estate; ricetta tra l'altro presente anche nel mio libro di cucina ma con pasta di semola rigorosamente fatta a mano. Una piccola variazione all'originale ho dovuto farla per proporla nella sfida di questo mese: l'aggiunta di un tocco di paprika dolce ha sicuramente arricchito questa portata di sapori intensi, nuovi e avvolgenti, accompagnando egregiamente il gusto delicato delle vongole e del pomodoro e quello deciso dei peperoni.
Un piatto molto bello, riccamente variopinto con i colori della salute, una ricetta che profuma di mare e di orto, dove gusto e bontà non mancano.


Spaghetti al pomodoro con vongole e peperoni
Dosi per 4 persone
- 300 g di spaghetti
- 800 g di pomodori
- 500 g di vongole veraci
- 1 peperone rosso
- 1 peperone giallo
- 1 cucchiaino di paprika dolce
- 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
- 2 spicchi d'aglio
- Pepe fresco
- Prezzemolo
- Sale
 
- Lavate bene le vongole, riponetele in un tegame capiente e coprendo con un coperchio lasciatele aprire a fuoco moderato.
- Mentre le vongole sono sul fuoco, lavate bene i peperoni e i pomodori e tagliate a listerelle i primi e a metà i secondi
- In una wok, saltate l'aglio nell'olio caldo e addizionatevi i peperoni, lasciateli insaporire alcuni minuti, poi togliete gli spicchi d'aglio e aggiungete i pomodorini, proseguite la cottura per circa 20 minuti. Salate. Gli ultimi cinque minuti di cottura addizionate le vongole con le loro valve, il loro liquido di cottura filtrato nel quale avrete sciolto la paprika, il prezzemolo tritato e il pepe macinato
- Cuocete la pasta al dente in abbondante acqua salata e saltatela brevemente nel sughetto preparato in maniera da amalgamare bene i sapori
- Servite caldo, a piacere con altro prezzemolo e pepe fresco macinato.


 
Note
- Il piatto viene bene anche sostituendo le vongole con i cannolicchi o cozze, utilizzando lo stesso metodo di cottura sopra descritto, oppure con un misto di vongole, cannolicchi e cozze.
 
 

Con questa ricetta partecipo alla sfida N48 MTC di maggio



mercoledì 6 maggio 2015

Panini al latte per le feste morbidissimi

Panini per le feste

Avete presente quei panini dolci al latte che si preparano per le feste, da farcire con salumi ma anche con confetture e naturalmente con la nutella???
Ebbene questa di oggi è la ricetta per realizzarli in maniera perfetta e veloce! La loro morbidezza e bontà vi sorprenderà: questi panini si mantengono soffici e come appena fatti anche il giorno dopo. L'ideale per un buffet ma anche da proporre come merenda ai più piccoli; sicuramente migliori di quelli comprati!
L'impasto è davvero semplice e, se avete una festa da organizzare, tra una lievitazione e l'altra potrete dedicarvi a  preparare tutto il resto, il fatto poi che potete anticiparli di un giorno rende tutto ancora più facile.
Vi lascio e vi consiglio vivamente la ricetta!



Panini al latte per le feste
Fonte ricetta con mie modifiche: pane, pizze, focacce e torte salate Giunti Demetra
Dosi per circa 16/18 panini
- 500 g di farina manitoba
- 350 ml di latte tiepido
- 3 g di lievito di birra
- 50 g di zucchero
- 50 g di burro a temperatura ambiente
- un pizzico di sale
- Latte per pennellare

- Sciogliete il lievito di birra con un cucchiaino di zucchero e lasciate riposare per 10 minuti, quindi trasferite nel cestello dell'impastatrice con il latte tiepido, lo zucchero rimasto e la farina. Come l'impasto sta insieme addizionate il burro e il pizzico di sale. Lasciate impastare per almeno 15 minuti: dovrete ottenere un panetto morbido e omogeneo. Spegnete e lasciate lievitare fino a triplicare-
- Trasferite l'impasto su una spianatoia e sgonfiate delicatamente con i pugni, facendo due giri di pieghe a tre, quindi dividete l'impasto in 16-18 parti e formate i panini
- Ponente i panini su teglia rivestita di carta forno e lasciate lievitare fino al raddoppio.




- Quando sono lievitati, pennellate i panini con latte
- Preriscaldate il forno a 180°C con una ciotolina di acqua e infornate i panini fino a doratura (circa 15/20 minuti)
- Sfornate e lasciate raffreddare, quindi conservate in buste chiuse per preservarne la morbidezza

Nota
- Appena sfornati i panini vi sembreranno duri, ma una volta freddi acquisteranno la loro morbidezza.



I miei libri di cucina: in vendita presso le librerie e online


Ed anche questa ricetta partecipa alla raccolta sui lievitati di Alice


martedì 5 maggio 2015

Minestra nera o cavolo spigarello ripassata in padella


Che in questo blog non troverete solo foto di pietanze sempre gradite, al gusto e all'occhio, lo avrete capito da tempo. La mia è prevalentemente una cucina d'altri tempi, fatta di ingredienti sani e genuini, per la maggior parte provenienti dall'orto di famiglia.
Le verdure in casa mia abbondano e anche se i miei figli non le amano per niente, io cerco di ingegnarmi e cucinarle nei modi più disparati.
Io adoro tutte le verdure invece. Quindi ben vengano (per me) le ricette classiche, quelle difficili da fotografare e da presentare (ed io in questo non sono certo una cima) ma troppo buone e importanti per la nostra salute per ometterle da un blog che è nato proprio per condividere una passione culinaria legata soprattutto alle tradizioni di famiglia.
La minestra nera o cavolo spigarello (Brassica oleracea L.), qui dalle mie parti detta anche cima nera, è un'ortiva molto coltivata in Campania, in particolare nel periodo invernale, perché molto resistente al freddo. Si tratta di un'antica varietà di broccolo, con un sapore delicato, non amaro; se ne utilizzano foglie e infiorescenze per la preparazione di minestre o semplicemente ripassate con olio e aglio. In genere la raccogliamo nel periodo che va da novembre a inizio primavera, ma visto il tempo particolare, quest'anno siamo arrivati fino ad aprile inoltrato.


Minestra nera o cavolo spigarello ripassata in padella
- Cavolo spigarello
- 2-3 spicchi d'aglio
- 4 cucchiai di olio extravergine d'oliva
- Sale
- Peperoncino (facoltativo)
Per accompagnare
- Pannocchiette agrodolci Zuccato
- Pulite la minestra eliminando eventuali parti danneggiate e steli duri. Lavate le verdure accuratamente, poi gocciolate in colapasta.
- In una capiente wok (la mia Domo) scaldate l'olio extravergine con gli spicchi d'aglio puliti e come inizia a sfrigolare adagiatevi la minestra (se preferite potrete togliere gli spicchi d'aglio, qualcuno ce li lascia per un sapore più intenso), coprite con coperchio e lasciate cuocere, rigirando di tanto in tanto, fino a che le verdure non saranno diventate tenere e scure (vedi foto). Salate durante la cottura e addizionate del peperoncino in polvere gli ultimi cinque minuti.
- Servite caldo, tiepido oppure freddo
Nota
- La minestra nera ripassata si presta bene come contorno da accompagnare a carni o pesce

Wok Domo

I miei libri di cucina: in vendita online e in tutte le librerie più fornite.

Per gli amanti dell'orto fai da te, ecco una guida completa per la coltivazione, la raccolta e la conservazione di frutta e verdura.

Un manuale completo per la realizzazione della pasta fatta a mano.

lunedì 4 maggio 2015

Conchiglioni con zucca, asparagi e pinoli

lumaconi

Il periodo della zucca è oramai andato da un bel po'. Non mi piace utilizzare gli ortaggi fuori stagione ma ho ancora qualche scorta nel freezer che sto man mano utilizzando prima dell'arrivo della bella stagione. Credo però che questa sarà l'ultima ricetta che vedrete qui sul blog con il mio amato ortaggio arancione, prima del prossimo autunno. Viceversa quelle con gli asparagi, soprattutto selvatici, abbonderanno. In questo periodo me ne arrivano davvero tanti, accanto agli immancabili funghi prataioli; due ingredienti dal sapore forte e dal profumo intenso che non mancherò di presentarvi prossimamente.
Intanto vi lascio la ricetta di questi conchiglioni, pasta che mi piace anche utilizzare per piatti veloci e non solo per preparazioni al forno.
 
Wok terracotta Domo

Conchiglioni con zucca, asparagi e pinoli
Dosi per 4 persone
- 250 g di conchiglioni
- 300 g di zucca già pulita
- un bel mazzetto di asparagi selvatici
- 80 g di pinoli
- 2 grossi porri
- 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
- 50 g di pecorino grattugiato
- Sale e pepe

- Pulite gli asparagi selvatici prelevando spezzettandoli fino alla parte tenera, eliminando quindi la parte legnosa
- In una capiente wok (per me Domo), appassite i porri tagliati a rondelle e gli asparagi nell'olio per alcuni minuti, poi addizionate la zucca, lasciate insaporire un paio di minuti quindi versate un bicchiere di acqua calda (meglio se brodo vegetale) e cuocete a fiamma dolce fino a che la zucca non sarà diventata tenera, se necessario aggiungete altra acqua calda (anche quella di cottura della pasta) oppure brodo vegetale. Verso fine cottura addizionate il formaggio e aggiustate di sale, mescolate bene.
- A parte, cuocete la pasta in abbondante acqua salata, scolate e ripassate i conchiglioni nella wok
- Servite caldo con pepe macinato a fresco se preferite

Note
- Per una preparazione più cremosa potrete aggiungere al sughetto di zucca uno o due cucchiai di panna da cucina

domenica 3 maggio 2015

Brioche all'olio a lievitazione naturale senza uova

Brioche con olio d'oliva

Queste brioche a lievitazione naturale le faccio da tempo. Infatti le foto sono d'archivio, non mi piacciono molto, ma ogni volta che sforno queste brioche non ho mai il tempo di farne di nuove. Posto la ricetta solo oggi perché nel tempo l'ho ben collaudata, anche variando l'uso dei grassi (olio, strutto, burro) e dei mezzi liquidi (acqua oppure latte). Io ve le consiglio con l'olio, oltre che più salutari, sono molto buone e si mantengono morbide anche per due giorni. Ovvio che con il burro o lo strutto hanno quel pizzico di sapore e di sofficità in più che le contraddistingue!
Nella lavorazione c'è un passaggio che troverete un po' particolare: mi bagno le mani con il latte e procedo a lavorare e fare le pieghe, prima della seconda lievitazione. E' singolare lo so, ma le faccio in questo modo da quasi due anni e la differenza tra il panetto dopo la prima e la seconda lievitazione ha dell'incredibile.


Brioche all'olio, a lievitazione naturale, senza uova
Dosi per circa 9 pezzi
- 300 g di farina manitoba
- 60 g di lievito madre attivo
- 120 g di latte
- 90 g di olio di semi (sostituibile con strutto tiepido oppure metà burro vaccino fuso e metà olio)
- 70 g di zucchero
- 1 cucchiaino di malto
- 2 cucchiai di latte

- Sciogliete il lievito madre nel latte oppure nell'acqua tiepida con il malto, poi impastate tutti gli ingredienti in planetaria oppure in macchina del pane (il lavoro può essere fatto tranquillamente  anche a mano). Impastate bene per almeno 15 minuti, in modo da ottenere un panetto omogeneo. Spegnete e lasciate riposare 30 minuti circa, quindi trasferite su spianatoia, rilavorate brevemente, fate un giro di pieghe e trasferite il composto in ciotola leggermente unta, coprite con pellicola e fate riposare in frigo per tutta la notte
- Il mattino seguente, tirate fuori l'impasto dal frigo e fatelo ambientare un paio d'ore, quindi trasferitelo su spianatoia. L'impasto si presenterà piuttosto duro, va bene così.
- Bagnatevi le mani con il latte, poi sgonfiate l'impasto con i pugni e lavoratelo brevemente, addizionando un altro cucchiaio da tavola di latte; quando il latte sarà ben assorbito, fate una palla con l'impasto e riponete in ciotola fino al raddoppio a temperatura ambiente (dalle 4 alle 6 ore).



 
- Riprendere l'impasto, trasferitelo  su spianatoia, sgonfiatelo delicatamente e fare 2 giri di pieghe (a questo punto il panetto dovrà essere molto soffice e noterete delle bolle d'aria durante le pieghe), copritelo con ciotola e lasciatelo riposare ancora 30 minuti, quindi dividete in 9 panetti e formate le brioche, disponendole man mano su teglie rivestite di carta forno
- Fate lievitare le brioche in luogo caldo fino al raddoppio (circa 4-6 ore), poi pennellatele con latte e cospargetele di zuccherini e infornatele a 160°C fino a doratura (per me circa 15 minuti

Tabella di marcia
 
 
 
Sera
Lavorazione  (20 minuti)
Riposo (30 minuti)
1° lievitazione in frigo tutta la notte
Mattina
Ambientazione a t.a. (2 ore)
Lavorazione e 2° lievitazione (4/6 ore)
Lavorazione
3 riposo (30m)
Formatura e 3° lievitazione (4/6 ore)





Nota
- Le brioche si mantengono morbide anche per due giorni
- Con la dose di zucchero su indicata, le brioche sono belle dolci
- Io faccio queste brioche indifferentemente con acqua oppure latte, con la prima le trovo un po' più leggere

Con questa ricetta partecipo al contest di Alice  sui lievitati