martedì 10 settembre 2024

Crocchette di patate e polpa di granchio



Dopo la pausa estiva riparte la rubrica "Vista in rivista", l'appuntamento mensile che vi farà conoscere ricette tratte dalle nostre riviste di cucina preferite, provate e pubblicate per voi sui nostri blog. 
La ricetta di oggi è presa da uno speciale di "Cucinare bene" tutto dedicato al pesce. Tra le tante ricette (in attesa di essere provate) mi stuzzicavano in particolare queste crocchette alla polpa di granchio. Quello che ha più destato la mia curiosità è l'uso dell'uovo sodo nell'impasto. 
Ho usato le dosi così come indicate nella rivista, ho solo omesso il cipollotto che al momento non avevo in casa. L'impasto risulta compatto, le crocchette si formano con facilità e non si sfaldano in cottura. Le trovo ottime per un antipasto finger food, oppure un aperitivo serale. 




Crocchette di patate e polpa di granchio
Fonte: il meglio di "Cucinare bene" serie argento - Tutto pesce n.1 2014
Ingredienti per 24 crocchette
- 150 g di polpa di granchio 
- 2 patate grandi
- 1 scalogno
- 50 ml di besciamella 
- 100 g di pangrattato (io l'ho usato solo per la panatura)
- sale
- pepe 
- olio per friggere 

Procedimento
  1. Sbucciate e tagliate a tocchetti le patate, poi lessatele in acqua salata.
  2. Schiacciate le patate lessate e mettete da parte
  3. Intanto preparate anche le 2 uova sode
  4. Sbucciate e tritate finemente lo scalogno 
  5. In un robot da cucina inserite la polpa di granchio, le uova sode, lo scalogno e la besciamella. Azionate il robot per miscelare gli ingredienti poi unite alle patate schiacciate.
  6. Aggiustate di sale, aggiungete il pepe, eventualmente il formaggio grattugiato (nel mio caso non è servito perché l'impasto era compatto ma sulla ricetta ne indicava circa 30 g da aggiungere all'impasto) 
  7. Formate le crocchette e passatele prima nell'uovo battuto e poi nel pangrattato.
  8. Friggete le crocchette in olio ben caldo, gocciolate su carta da cucina prima di servire su un piatto da portata: sono ottime sia calde che fredde. 


Ed ecco le altre ricette proposte per questa uscita 

lunedì 2 settembre 2024

Pasta arruscata: una ricetta campana contro lo spreco alimentare


Dopo la consueta pausa estiva riprendiamo la nostra rubrica con le amiche di Italia nel Piatto che dedicano il tema di questo mese allo spreco alimentare.

Secondo la FAO oltre un terzo del cibo prodotto nel modo va perso: gli alimenti sono persi o sprecati lungo tutta la catena alimentare, a partire dall'azienda agricola, lungo le fasi di lavorazione/distribuzione e tra le pareti domestiche. Ovvio che tutto questo ha un grosso impatto a livello mondiale, sia dal punto di vista economico che sociale. Pensate che nel 2015 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato tra i suoi obiettivi da raggiungere entro il 2030 anche quello di dimezzare gli sprechi alimentari pro-capite (Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica

Anche noi dell'Italia nel Piatto vogliamo contribuire ad aiutarvi a capire come ridurre lo spreco alimentare in cucina, per la serie non si butta via niente. Pertanto la nostra uscita è dedicata proprio a quelle ricette, della tradizione o realizzate con ingrediente tipico regionale, che ci consentono di recuperare  ingredienti che altrimenti andrebbero a finire nella pattumiera. 

Una curiosità: l'impronta ecologica
L'impronta ecologica è un indicatore che ci aiuta a valutare quali sono i consumi delle risorse del pianeta, tenendo conto in particolare di quante risorse naturali l'uomo ha bisogno confrontandole con la capacità di rigenerazione della Terra. 
Per il calcolo dell'impronta ecologica si tiene conto di tutta una serie di parametri che prendono in considerazione il nostro stile di vita, quantità di risorse consumate e rifiuti prodotti. Ognuno di noi può calcolare la propria impronta ecologica collegandosi al sito del WWF. Ebbene tra le domande oggetto del test vi è proprio quella dedicata allo spreco alimentare e alla nostra abitudine o meno di gettare il cibo avanzato. 


La pasta arruscata
La cucina campana è una cucina molto fantasiosa e sicuramente le ricette di recupero non mancano. Quando la pasta avanza di sicuro quello che va per la maggiore è la frittata di spaghetti. Bianca o rossa che sia la frittata di pasta è un primo piatto che piace sempre tanto e che spesso viene realizzata a prescindere dall'avere o meno la pasta avanzata. 
Un altro modo per consumare la pasta al sugo che avanza, in particolare se si tratta di pasta corta e liscia è quella di ripassarla in padella e farla "arruscare" ovvero abbrustolire con l'olio, eventualmente con una bella aggiunta di formaggio grattugiato che contribuisce a formare una crosticina ancora più croccante. 
Venite con me e vediamo come realizzare questa semplice, veloce e gustosa ricetta di recupero.



La pasta arruscata
Ingredienti
- Pasta al sugo avanzata del giorno prima
- Sugo di pomodoro se avanzato 
- Olio extravergine di oliva
- Formaggio grattugiato (facoltativo)

Procedimento
- Versate un filino di olio extravergine di oliva in una padella e fatelo riscaldare
- Aggiungete la pasta, un po' di sugo di pomodoro e fate abbrustolire la pasta a fiamma dolce: il segreto è non girare subito la pasta ma aspettare che si formi la crosticina su un lato e poi rivoltare. 
- Il formaggio può essere aggiunto a piacere insieme alla pasta.
- Servire caldo. 



Ed ecco le altre ricette antispreco proposte oggi 

Trentino-Alto Adige: Polpette al formaggio con nastri di zucchine

Veneto: Crostino di sardine e cavolo rosso 

Emilia-Romagna: Tagliatelle con ragù di croste di Parmigiano Reggiano

Toscana: Zuppa ripiena del Casentino

Umbria: Panzanella umbra, ricetta della tradizione contadina

Lazio: Bucce di patate cacio e pepe

 Abruzzo:Ciaudella: la panzanella in versione abruzzese

Molise: La ciavedella

Puglia: Cialledda pugliese

Basilicata: Minestra maritata 

Calabria:  Frittata di pasta con ‘nduja di Spilinga

Sicilia: Spaghetti ca' muddica atturrata

Sardegna: Fregula istuvada


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mercoledì 10 luglio 2024

Frollini con cuore di lamponi


Cari lettori eccoci con un nuovo appuntamento con la rubrica "vista in rivista". Vi ricordo che ogni mese vi presenteremo ricette tratte dalle nostre riviste di cucina, le proveremo per voi e le pubblicheremo sui nostri blog. 

Prima di passare alla ricetta di oggi vi ricordo che la rubrica "Vista in rivista" va in vacanza! Ci si rilegge il 10 di settembre, non mancate! 



Tra le tante piante da frutto che albergano nel mio orto ci sono anche i frutti di bosco. Ho comprato qualche anno fa tre piantine: di ribes, mora e lamponi. Erano giusto tre mazze con qualche fogliolina, nulla di più, ma senza troppe cure sono diventate un cespuglio immenso, che di anno in anno si infoltisce sempre di più. Quest'anno poi i lamponi sono tanti e meravigliosi. 

La ricetta che vi propongo oggi aspettava di essere provata da diverso tempo e complice la rubrica di "vista in rivista" ho finalmente potuto realizzarla. 

Questi frollini dal cuore ai lamponi vi conquisterà, il sapore dell'integrale con quello dolce dei lamponi ci sta una favola. Sono veramente deliziosi e fanno uno tira l'altro. Provateli perché non vi deluderanno. 



Frollini con cuore di lamponi🍪
Ricetta tratta da "La cucina italiana" maggio 2014
Ingredienti
- 250 g di farina integrale 
- 250 g di lamponi
- 125 g di burro
- 120 g di zucchero a velo
- 120 g di zucchero semolato
- 1 tuorlo + 1 uovo
- vaniglia
- scorza di limone
- pizzico di sale

Procedimento
  1. Impastate il burro con metà della farina, poi unite lo zucchero a velo, l'uovo e il tuorlo, un pizzico di sale, i semi raschiati da mezzo baccello di vaniglia, una grattugiata di scorza di limone e per ultimo il resto della farina. Impastate gli ingredienti, formate un panetto e fatelo riposare in frigorifero, avvolto in pellicola per alimenti, per 2 ore (io ho preparato la frolla il giorno prima).
  2. Raccogliete i lamponi in una casseruola con lo zucchero semolato e 25 g di acqua. Cuocete la confettura per 20-25 minuti.
  3. Stendete la frolla allo spessore di 3mm e usatela per foderare 30 piccoli stampi per tartelletta (diametro 4 cm). Distribuite la confettura di lamponi all'interno (senza esagerare come ho fatto io altrimenti vi esce in cottura).
  4. Chiudete ogni tartelletta con un secondo disco di frolla a cui avrete fatto un foro al centro. 
  5. Sigillate i bordi e infornate a 180 °C (per me 170°) per 20 minuti (per me 18)
  6. Sfornate e lasciate raffreddare. 



Ed ecco le altre ricette provate per voi

martedì 2 luglio 2024

Crostata rustica di ricotta di e peperoncini friarielli napoletani

Cari amici,  eccoci con un nuovo appuntamento con la rubrica di Italia nel Piatto che dedica il tema del mese alle "Torte rustiche salate regionali" ovvero a ricette della tradizione oppure a ricette realizzate con ingredienti tipici locali. 

Come spesso accade per questa rubrica molte ricette regionali ve le ho già proposte su queste pagine e infatti nella sezione torte salate potrete trovare diverse preparazioni tipiche regionali attinenti al tema del mese, dalla pizza con l'erba al casatiello napoletano, dai rustici napoletani alla pizza piena. 

Per questo motivo ho deciso di realizzare una ricetta nuova ma con un nostro ingrediente tipico: i peperoni friarielli napoletani, chiamati anche friggitelli. 

Prima di svelarvi la ricetta vi ricordo che la rubrica di Italia nel Piatto prende la sua consueta pausa annuale, ci rileggiamo il 2 settembre, non mancate!!! 

I peperoni friggitelli napoletani

I peperoni friggitelli napoletani, chiamati anche "puparullilo ro ciumm" (peperone del fiume) oppure friarielli, sono una varietà di peperoni coltivati nelle zone del napoletano e del Salernitano e in altre zone del Sud Italia.

Il friggitello è un peperone lungo e sottile con la tipica forma di corno. Il colore è verde brillante, la polpa sottile e tenera, il profumo e il sapore sono intensi e , caratteristici. 

In Campania è usanza consumarli fritti in un buon olio d'oliva, da cui il nome friggitello, per accompagnarli come contorno ai secondi piatti. Sono ottimi anche come farcitura nei panini, meglio ancora tra due fette di pane. 




Crostata rustica con peperoni frigitelli napoletani
Ingredienti per uno stampo da 20 cm
Ingredienti per la pasta brisè (fonte ricetta: pizze e torte salate De Agostini) 
- 300 g di farina
- 125 g di burro
- sale 
Oppure
- 1 confezione di pasta brisè rotonda 
Per la farcitura
- 250 g di ricotta vaccina 
- 1 uovo
- 200 g di peperoni friggitelli napoletani 
- 40 g di formaggio grattugiato
- sale
- Olio per friggere
- 1 spicchio d'aglio
- Ricotta salata di pecora q.b. 

Procedimento 
  1. Setacciate la farina con il sale, fate la fontana e mettete al centro il burro a pezzetti. Lavorate rapidamente gli ingredienti. Formate una palla, avvolgetela in pellicola e lasciatela riposare in frigorifero per almeno 1 ora. 
  2. Lavate i peperoni friggitelli sotto acqua corrente fredda, poi puliteli tagliandoli lungo i lungo con un coltellino affilato così da eliminare i semini e il picciolo
  3. Saltate in padella i peperoni friggitelli con l'olio e lo spicchio d'aglio, fino a che non diventeranno morbidi. Salate e spegnete
  4. Tagliuzzate 6-7 friggitelli in parti più piccole 
  5. Mescolate insieme la ricotta, l'uovo, il formaggio, il sale e i friggitelli tagliuzzati 
  6. Rivestite uno stampo rotondo con un foglio di carta forno e adagiatevi la pasta brisè  
  7. Versate nel guscio di brisè il ripieno preparato, se vi avanza del bordo intagliatelo e fate delle striscioline da mettere sulla crostata.
  8. Guarnite la crostata con i peperoni friggitelli interi, polverizzate con una grattata di ricotta salata e infornate, in forno caldo, a 180° fino a doratura della crostata, avendo cura di coprire con alluminio dopo i primi 10 minuti.
  9. Sfornate e gustate calda o fredda. 

Ed ecco le altre proposte regionali per il tema di questo mese 
Piemonte: Turta verda

Liguria: torta cappuccina

Lombardia: torta salata al Quartirolo con Luganega e rosmarino

Trentino-Alto Adige: Torta salata di segale, cipolle e speck

Friuli-Venezia Giulia:  Plumcake salato al montasio e pere

Veneto: torta salata con fiori di zucca ripieni di casatella e acciughe

Emilia-Romagna: Torta d’erbe di Borgotaro

Toscana: torta di pepe di Camaiore o torta coi pizzi

Umbria: Torta al formaggio farcita con tonno e sottaceti

Marche: Torta rustica salata al formaggio

Lazio:  La Tiella di Gaeta versione “la Bersagliera”

Abruzzo: Galette con pomodorini, zucchine e cacio di vacca abruzzese

Molise:Fiadone di Monteroduni formato famiglia

Puglia: Crostata salata di cipolle rosse di Acquaviva

Basilicata: Scarcedda salata

Calabria: Pitta maniata

Sicilia: Mattonella Palermitana

Sardegna: Pistoccu Frisciu po sa pizza ( Torta rustica salata )


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