lunedì 16 giugno 2025

Trofie con pesto di rucola, mandorle e noci e melanzane grigliate


Eccoci arrivati al nostro ultimo appuntamento con la rubrica "La pasta è magia", prima della pausa estiva. ⛱

Con l'arrivo dei mesi caldi la voglia di piatti pratici, veloci ma saporiti si fa sempre più sentire, per questo oggi vi propongo un primo piatto che può essere gustato sia caldo che freddo, da arricchire a vostro piacere con verdure di stagione.  

Nella ricetta di oggi ho usato le melanzane grigliate ma questo pesto di rucola, mandorle e noci si abbina bene anche ai pomodori, alle zucchine e ai peperoni, anche tutti insieme se vogliamo, per una bella insalata di pasta estiva.

Con questo primo piatto la rubrica "La pasta è magia" va in vacanza, ci rileggiamo a settembre con tante belle idee a base di pasta. 


Trofie con pesto di rucola, mandorle e noci e melanzane grigliate🍆
Ingredienti per 4 persone
- 360 g di trofie fresche
- 5 noci
- 5 mandorle
- 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
- 100 g di rucola fresca 
- 80 g di parmigiano o grana grattugiato 
- Sale
Per le melanzane grigliate
- 2 melanzane
- olio extravergine di oliva
- origano
- sale
- 1 aglio 




Procedimento
Per le melanzane grigliate
- Lavate le melanzane sotto acqua corrente, asciugatele e tagliatele a fette spesse meno di 1/2 cm
- Grigliate le melanzane su una piastra calda.
- Mescolate in una scodellina l'olio, l'origano e il sale
-  Tuffate ogni melanzana nel condimento e disponete in una pirofila
- Proseguite man mano con tutte le fette di melanzana grigliata, alternando delle fettine di aglio (se lo preferite).
Per il primo piatto
- Cuocete la pasta in acqua bollente salata
- Intanto mettete tutti gli ingredienti per il pesto nel boccale di un mixer a immersione e frullateli fino a ottenere una crema.
- Scolate la pasta e conditela con il pesto di rucola.
- Quando la pasta è fredda servitela con una melanzana arrostita, ridotta a striscioline, a commensale. 


Ed ecco le altre ricette proposte oggi per voi 

Carla: tagliolini al nero di seppia con pomodorini gialli e bottarga

Daniela: Pasta al forno con piattoni, robiola e speck  

Elena:  Pasta alla norma con stracciatella

Milena: Fregula con crema di piselli e vongole 

martedì 10 giugno 2025

Frittata di foglie di ravanelli


Nuovo appuntamento con le amiche di "vista in rivista". Questo mese vi propongo una frittata diversa dal solito, che merita di essere provata, fatta e rifatta: la fritta con le foglie di ravanello. 

I ravanelli in cucina li uso pochissimo, hanno un sapore forte e particolare che non apprezzo molto, però quando ho visto questa frittata su un vecchio numero di "La Cucina Italiana" mi sono subito incuriosita ed ho voluto provarla. Ve la consiglio! 


Le mie considerazioni
In base alle foglie di ravanello che avevo a disposizione ho fatto una frittata da 4 uova che ho trovato adatta per 4 persone. 
Sulla rivista è consigliato di servire la frittata a temperatura ambiente, ottima così ma anche calda era davvero buona e, anzi, il sapore della foglia di ravanello era più intenso. 
Una frittata diversa dal solito, che merita di essere provata, fatta e rifatta. 


Frittata di foglie di ravanello
Fonte ricetta: La Cucina Italiana - Agosto 2013 
Dosi per 4 persone
- 180 g di foglie di ravanello mondate
- 100 g di provolone 
- 6 uova
- Olio extravergine di oliva
- Sale 

Procedimento
- Lessate le foglia di ravanello in acqua bollente non salta per 1-2 minuti.
- Sgocciolate le foglie lessate, strizzatele delicatamente e frullatele.
- Tagliate il provolone a fettine (io a striscioline)
- Battete le uova, salandolo poco (il sapore lo darà il provolone); unite le foglie frullate e il provole.
- Cuocete il composto in padella nell'olio caldo
- Servite la frittata con fettine di ravanello 




Ed ecco le altre ricette viste in rivista per voi 

lunedì 2 giugno 2025

Migliaccio napoletano vegano

                                

L'uscita di questo mese con le amiche di Italia nel Piatto è dedicata alle ricette vegane. Di regione in regione vi presenteremo piatti della nostra tradizione senza ingredienti di origine animale ma anche ricette tipiche rese vegane apposta per voi. 

Qualche tempo fa ho postato la ricetta del migliaccio napoletano, un dolce della tradizione campana che viene preparato soprattutto nel periodo di Carnevale. Oggi vi propongono la mia versione vegana con la sostituzione di tutti gli ingredienti di origine animali (burro, uova, latte e ricotta). 
Un dolce sicuramente diverso da quello originale, nel sapore in particolare; per la consistenza invece è molto simile al migliaccio classico. Ho usato la banana per sostituire le uova e devo ammettere che il sapore del frutto tende a predominare su quello degli altri ingredienti. Visto che le uova possono essere sostituite anche da altri prodotti vi consiglio di provare con la maizena che ha un sapore più neutro. 
In ogni caso ne è venuto fuori un dolce buono che consiglio di gustare fresco di frigo con una bella tazza di tè. 
                                         

Le mie sostituzioni
Latte vaccino: latte di soia
Ricotta vaccina: ricotta di soia fatta in casa 
Burro: margarina
Uova: banana (per ogni uovo 1/3 di banana circa)

1 uovo 🥚 può essere sostituito anche da:
  • 2 cucchiai di maizena o di fecola di patate
  • 2 cucchiai di farina di ceci
  • 2 cucchiai di tofu tritato 



Migliaccio napoletano vegano
Dosi per la ricotta di soia
- 1 litro di latte di soia
- il succo di 1 limone
- 4 g di sale fino 
Dosi per una tortiera da 24 cm di diametro
- 660 ml di latte di soia
- 135 g di semolino 
- 200 g di ricotta di soia 
- 4 cucchiai di zucchero semolato
- 1 piccola banana matura  
- 30 g di margarina 
- 30 ml di limoncello
- Buccia di 1 limone biologico 


Procedimento per la ricotta di soia
  • Versare il latte di soia  in un pentolino dai bordi alti
  • Portate quasi al bollore il latte di soia, poi spegnete e aggiungete il succo di limone filtrato e il sale. Mescolare bene con una spatola. 
  • Coprite il pentolino e lasciate riposare fino a che il latte non sarà cagliato, circa 10-15 minuti
        
  • Con un mestolo forato prelevate la parte coagulata e trasferitela in un colino o in un colapasta rivestito con una garza pulita.
                                           
  • Lasciate scolare la ricotta per una mezz'ora, poi trasferite nella fuscella, pressando bene e lasciate riposare in frigorifero. 
  • Consumare entro 24 ore 




Procedimento per il migliaccio vegano
  • Versate il latte di soia in una pentola capiente, insieme al semolino e la buccia grattugiata del limone. 
  • Cuocete il semolino mescolando di continuo, finché non diventa piuttosto sodo. 
  • Spegnete e fate intiepidire, poi aggiungete la margarina, mescolando bene per farla sciogliere. 
  • A parte lavorate la ricotta di soia con lo zucchero 
  • In una ciotolina riducete la banana a crema poi aggiungetela al composto di ricotta e zucchero mescolando bene. 
  • A questo punto addizionate il composto di ricotta, zucchero e banana al semolino, aggiungete anche il limoncello e mescolate.
  • Versate il composto in una tortiera, con cerchio apribile, rivestita di carta forno.
  • Cuocete il migliaccio, in forno già caldo a 180°C per circa 40 minuti (deve dorare in superficie) 
  • Sfornate il dolce e lasciatelo raffreddare prima di sformarlo e trasferirlo in un piatto di portata.
  • Servire cospargendo di zucchero a velo. 


Ed ecco le altre ricette regionali in versione vegana 

Piemonte: Baci di dama in versione vegana

Liguria:  farinata di ceci  

Lombardia: Riso e latte vegetale con castagne

Trentino-Alto Adige: Torta Sacher … vegana

Friuli Venezia Giulia: La gubana friulana in versione vegana

Veneto: La trippa alla veneta vegana, con i funghi

Emilia-Romagna: Ragù alla bolognese, ma vegano

Toscana. Asparagi alla fiorentina in versione vegana

Umbria: Crostata di farro vegana alle albicocche 

Marche: Olive ascolane in versione vegan

Lazio: Cacio e pepe vegana

Abruzzo: Crostata di Scrucchiata, in versione vegana 

Puglia: Pasticciotto salentino vegano 

Basilicata: Sugo di seppia finta "la seccia aggabbt"

Calabria: Pitticelle di fiori di zucca vegane

Sicilia: Pesto di Fave 

Sardegna: Minestrone di Viscido


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